Al WTO via i dazi su alta tecnologia
ROMA – Non ha avuto l’eco che meritava, eppure è un grande passo anche per la logistica. Parliamo dell’accordo in seno alla WTO per liberalizzare i prodotti dell’information technology.
[hidepost]A Nairobi, durante la riunione ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio, è stato concluso il negoziato sullo scambio di prodotti ad alto contenuto tecnologico condotto da 53 Paesi che rappresentano il 90% del commercio di questa categoria di beni. L’intesa, denominata Ita2, amplia un precedente accordo portando l’eliminazione dei dazi a 201 prodotti e arrivando a coprire il 10% del commercio mondiale per un valore annuale di circa 1.300 miliardi di dollari Usa. Tra i prodotti al centro del negoziato ci sono semi-conduttori, videogiochi, dispositivi medici, dispositivi satellitari Gps, amplificatori. I tagli alle tariffe partiranno dal luglio 2016 e più del 90% dei dazi attualmente applicati saranno eliminati entro tre anni. Per giungere all’eliminazione completa entro il 1º gennaio 2024.
Secondo Carlo Calenda – viceministro allo Sviluppo Economico e vicepresidente della riunione ministeriale organizzata nella capitale del Kenya – considerando stime di Bruxelles, il vantaggio tariffario per la Ue arriverà a 6,3 miliardi di euro. «Nel complesso, l’accordo interessa un volume di scambi più ampio di quello relativo ai prodotti dell’automotive. Siamo di fronte al più grande accordo plurilaterale di riduzione tariffaria in sede WTO da 18 anni a oggi, cioè dalla fine del precedente accordo Ita, che risale al 1996».
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