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Piattaforma Europa, adesso si parte

E a Livorno il commissario dell’Authority Gallanti festeggia con il personale l’arrivo di un nuovo anno con molti impegni per l’ulteriore rilancio

LIVORNO – Proprio alla vigilia di Natale, nella sede della Regione Toscana è stato lo stesso presidente Enrico Rossi a voler dare l’annuncio che finalmente parte la gara per la Darsena Europa. Poi è stata fatta marcia indietro, in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE per “rispetto istituzionale”. Ma ormai ci siamo. Un annuncio, quello di Rossi, che ci sarà a breve (se non c’è già stato ieri) che ha fatto giustizia delle tante chiacchiere sui ritardi, sui dubbi e anche sulle reticenze che hanno accompagnato gli ultimi tempi per quelle che sono le più importanti prospettive per il porto.
[hidepost]E qualche ora prima nel salutare il personale della Port Authority a palazzo Rosciano, Gallanti aveva detto che «Bisogna aver cura del nostro porto», in un clima di ritrovata serenità. Nella sala riunioni dei Palazzo Rosciano, quartier generale della Port Authority, il numero uno dello scalo labronico aveva ricordato che lo scalo «è un bene comune», e di fronte al quale «devono passare in secondo piano gli antagonismi e gli interessi di parte».
«Abbiamo promosso molte azioni per il nostro porto – ha detto al personale il commissario Gallanti – dal piano regolatore portuale approvato dopo sessant’anni, l’importante infrastrutturazione ferroviaria della Darsena Toscana, il rilancio di Livorno come nodo gateway verso l’Europa centrale e orientale grazie al progetto “Raccordo”, la candidatura di Livorno ad hub di riferimento per il GNL in Italia e il piano di riorganizzazione della pianta organica dell’Ente, con l’assunzione di 11 dipendenti. Oggi, nella città dei Quattro Mori, si respira un rinnovato clima di fiducia». Gallanti ha ammesso che hanno contribuito l’andamento positivo dei traffici e al ritorno all’efficienza dei livelli ante-crisi, ma non solo; per il commissario dell’Apl le cose stanno cominciando a prendere la piega giusta anche grazie ai segnali di ritrovata concordia che arrivano dal mondo della comunità portuale. Infatti, se prima il porto era afflitto da una situazione di endemica conflittualità, oggi «gli imprenditori e le associazioni sindacali hanno capito che è necessario collaborare, rimanere uniti per il bene di tutti. E siamo grati alle istituzioni, alle associazioni di categoria e ai sindacati – ha detto ancora – per averci supportati in questi anni, per aver contribuito, anche attraverso una dialettica forte ma sempre costruttiva, a creare questo nuovo clima di serenità».
Per Gallanti l’idea di bene comune si incrocia con due urgenze. La prima è quella di assicurare a Livorno un porto in grado di rispondere alle sfide del gigantismo navale, in grado, cioè, di rimanere competitivo, anche di qui a vent’anni, «la Piattaforma Europa è il nostro primo obiettivo”. E infatti il giorno dopo in Regione Toscana il commissario dell’Authority era in primo piano alla presentazione del il bando di gara, che sarà pubblicato ad anno nuovo. “Colgo l’occasione – ha detto Gallanti – per ringraziare il presidente Rossi, che in questi anni non ci ha fatto mai mancare il suo sostegno». La seconda urgenza di cui Gallanti ha parlato con il personale riguarda la zonizzazione. «Con il segretario generale abbiamo preso un impegno – ha detto – avviare la zonizzazione del porto così come l’avevamo prevista nel Prp. Sarà una delle prime questioni che affronteremo: avvieremo nuove consultazioni con tutti i terminalisti coinvolti, confrontandoci sulle varie soluzioni percorribili».
«Mi auguro che l’articolato percorso di riforma avviato dal ministro Del Rio giunga presto al termine – è l’auspicio con cui Gallanti ha chiuso i suoi saluti delle festività – perché ogni incertezza rischia di creare ulteriori problemi”.

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Pubblicato il
30 Dicembre 2015

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