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E se fosse per i ritardi del microtunnel?

LIVORNO – La notizia, qui a fianco, non è di quelle che ci fanno felici, anche se viene promesso un “recupero”. Ci si chiede, in sostanza, perché questa scelta, visto che Livorno è diventato, nel campo dei containers, un porto significativo per alcune grandi compagnie, Msc in primis. Eppure i piloti del porto scalpitano, i comandanti delle navi anche. Viene un sospetto: che l’attesa della Darsena Europa stia diventando una specie di Araba Fenice (“dove e quando sia ciascun lo dice, se ci sia davvero nessun lo sa”) e che i pesanti ritardi nell’allargamento a 120 metri della strettoia del Marzocco – ecco perché tanti scalpitano – comincino davvero a stancare i player delle grandi navi.

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Il microtunnel doveva essere già operativo dalla scorsa primavera, poi uno dei due “pozzi” (quello sul Magnale) si è allagato e tutto si è bloccato. Sappiamo che non si tratta di un’operazione semplice, anzi è qualcosa di talmente complesso e difficile che non ha precedenti. Ma i fatti sono fatti, le speranze erano concrete e i ritardi non aiutano. Il bravo ingegner Pribaz e i suoi stanno facendo le acrobazie, ma in un’ottica mondiale la strettoia rimane stretta. E le compagnie vanno altrove. C’entra qualcosa?

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
3 Ottobre 2018

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