Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Rixi e Geraci a Trieste: “un porto strategico”

Nella foto (da sx): Geraci, D’Agostino e Rixi.

TRIESTE – Il viceministro alle Infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Michele Geraci hanno visitato le infrastrutture del porto di Trieste. I due esponenti del Governo sono stati accolti dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, che ha illustrato i piani di sviluppo del porto con particolare attenzione per i nuovi investimenti ferroviari, che ammontano a circa 120 milioni di euro.

Fulcro della visita è stato il sopralluogo alle infrastrutture portuali. Prima tappa: il cantiere della Piattaforma logistica, i cui lavori avviati nel 2016 verranno conclusi entro l’anno, come ha annunciato Francesco Parisi, presidente di PLT (Piattaforma Logistica Trieste) durante il sopralluogo.

[hidepost]

A seguire una visita a FREEeste, la nuova free zone industriale a Bagnoli della Rosandra, di proprietà dell’Interporto di Trieste. Rixi e Geraci, guidati dal direttore Oliviero Petz hanno potuto vedere una parte della struttura. Diventata da poco operativa, l’area gode dei benefici del punto franco, e comprende un’area di 240 mila metri quadri, di cui 74 mila coperti.

“Ci aspettiamo molto dal porto di Trieste, uno dei punti nevralgici del sistema portuale italiano” ha dichiarato Rixi a margine della visita. Il viceministro ai Trasporti ha sottolineato anche il ruolo strategico dello scalo rispetto ai mercati dell’Est Europa, nonché l’importanza della zona franca per Trieste, che “deve essere valorizzata il più possibile, anche con la trasformazione di carattere industriale, consentendo al porto di essere ancora più attrattivo”.

Durante l’incontro conclusivo con la stampa, il viceministro ha colto l’occasione per rimarcare la nuova centralità che sta assumendo il Mediterraneo a tutto vantaggio di Trieste e della portualità italiana, che ha le carte per competere con i porti del Nord Europa.

Plauso per la performance dello scalo anche dal sottosegretario Michele Geraci: “Oggi siamo qui per cercare tra i partner commerciali del porto, soggetti che possano essere interessati ad investire nello scalo. La forza di Trieste sta nella sua posizione geografica rispetto ai mercati del Far East”.

Per il presidente dell’Autorità di Sistema, Zeno D’Agostino: “La presenza oggi di due esponenti del Governo è indice della dinamicità del porto e del ruolo che sta rivestendo su scala internazionale. Stiamo dimostrando, assieme agli altri scali italiani, quanto sia fondamentale questo settore per il rilancio economico dell’Italia”.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Febbraio 2019

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora