Sì del Tar alla Sdt
FIRENZE – Il re Salomone forse avrebbe fatto lo stesso, come racconta la Bibbia nel Libro dei Re. Celebre per la sua leggendaria imparzialità, Salomone regnò nella terra del latte e del miele con decisioni sempre ponderate. Così sembra essere stata la scelta del Tar della Toscana di accogliere la richiesta di sospensione presentata dalla società Sdt (Sintermar – Darsena Toscana Srl) al decreto dell’AdSP di non prorogare la sua concessione in Darsena Toscana. Una vicenda complicata, che ha riflessi indiretti sulla gestione del porto ro/ro ma anche sulle concessioni in tanti altri scali italiani.
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Con il passaggio al Tar fiorentino la palla torna a una valutazione nel merito, “avviata” dal Tar stesso al suo presidente “affinché valuti l’opportunità della trattazione congiunta dei vari ricorsi” in essere.
Per il momento quindi Sdt può continuare ad utilizzare gli accosti della banchina 14 – alla radice della Darsena Toscana – per i suoi traffici con i ro/ro e ro/pax del gruppo Grimaldi. C’è un termine temporale che lo stesso Tar ha richiamato: entro la fine di marzo, quando si concluderà anche la procedura aperta dalla AdSP di eventuale comparazione per la concessione degli accosti stessi. “L’anticipata occupazione in atto – ha scritto il Tar nella sua nota di ieri – per la sua stessa configurazione normativa, è funzionalmente correlata alla pendenza di procedura di affidamento della concessione demaniale, nella specie avviata dalla ricorrente e dovrà necessariamente cessare con la chiusura della procedura stessa”.
In sostanza, non ci sono al momento né vincitori né vinti. La società Sdt che opera sulle contestate banchine e relativi spazi può continuare a farlo almeno fino a quando non ci sarà l’eventuale comparazione con altre richieste degli stessi spazi. La comparazione è stata sollecitata dall’AdSP con un “invito” formale sui vari bollettini ufficiali. Il tempo per le offerte scade a fine marzo.
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