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Escavo dei fondali di Ravenna da cinque milioni di metri cubi

RAVENNA – La commissione incaricata di esaminare e valutare le due offerte pervenute relative alla realizzazione delle opere previste nel Progetto “Ravenna Port Hub”, ha concluso il suo lavoro.

In seduta pubblica la Commissione ha dato conto dei punteggi della parte tecnica e successivamente ha proceduto all’apertura delle buste (elettroniche) dell’offerta economica dei due concorrenti (Consorzio Stabile SIS Scpa ed il raggruppamento Consorzio Stabile Grandi Lavori Scrl/Dredging International n.v.) contenenti i ribassi su tempo e prezzo.

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Entrambi i Consorzi concorrenti hanno presentato offerte altamente qualificate a riprova dell’alto profilo delle imprese nazionali ed internazionali che ne fanno parte.

Alla fine delle operazioni la Commissione ha individuato nel Consorzio Stabile Grandi Lavori S.c.r.l e Dradging International n.v. Zwijndrecht (Belgio) – a cui sono associati Fincosit S.r.l., R.C.M. Costruzioni S.r.l., TECHNITAL S.p.A., SISPI SRL e F&M INGEGNERIA SPA – il soggetto che realizzerà, tra le altre opere, anche l’escavo da 5 milioni di metri cubi nel porto di Ravenna.

L’offerta prevede un costo totale dell’opera di 198 milioni di Euro.

La Commissione, nominata il 20 aprile scorso e composta dal dottor ingegnere Andrea Ferrante, dirigente del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e presidente della Terza Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dal dottor ingegnere Massimo Camprini, componente effettivo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e capo Area Infrastrutture Civili – dirigente Servizio mobilità e viabilità del Comune di Ravenna, e dal dottor ingegnere Francesco Di Sarcina, segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, ha terminato così nei tempi che erano stati previsti il proprio incarico.

Espletate le verifiche di legge e trascorsi i termini che la normativa prevede per eventuali ricorsi, si potrà procedere alla stipula del contratto, alla progettazione esecutiva ed avviare i cantieri ragionevolmente per la fine dell’anno.

Le opere del Progetto “Ravenna Port hub”, comprese nella prima fase, del valore complessivo di 235 milioni di Euro (costo del progetto più oneri accessori), consistono nell’escavo di 5 milioni di metri cubi di sedimenti, per approfondire i fondali del porto sino a -12,5 mt, nel rifacimento del primo lotto di banchine esistenti (per oltre 6,5 km) per adeguarle ai nuovi fondali e nella realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre 1.000 mt in Penisola Trattaroli dove sorgerà, tra l’altro, il nuovo Terminal Container.

Il completamento del progetto consentirà anche la realizzazione di aree destinate alla logistica in ambito portuale, per circa 200 ettari, aree direttamente collegate alle banchine, ai nuovi scali ferroviari merci e al sistema autostradale, che rappresenteranno un unicum nel panorama della portualità nazionale.

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Pubblicato il
17 Giugno 2020

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