Avanti adagio l’ingresso AdSP nel Vespucci
LIVORNO – La massima che ha guidato il tutto è quella della prudenza: ovvero, in tempi di magistratura scatenata, chi va piano va sano e va lontano. Vogliamo leggerla così? Fatto sta che dopo una ridda di indiscrezioni – si annuncia, non si annuncia ancora, proviamo ad annunciarlo soltanto, etc – il Comitato di Gestione dell’AdSP di Stefano Corsini ha tagliato il nodo gordiano e nell’ultima seduta ha fatto l’annuncio: l’Autorità del sistema entrerà nel capitale sociale dell’interporto Vespucci di Guasticce con i 6 milioni e spiccioli che le sono venuti dalla privatizzazione della gestione della Porto 2000.
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Come ha precisato una nota ufficiale, di Palazzo Rosciano, l’Autorità “è ormai a un passo dal sottoscrivere l’aumento di capitale nell’Interporto Vespucci”. Il presidente Stefano Corsini ha illustrato l’operazione, “che si presenta economicamente e giuridicamente sostenibile”: i requisiti richiesti dal Testo Unico sulle società partecipate per il mantenimento della partecipazione – continua la nota – risultano rispettati, svolgendo l’Interporto un servizio di interesse generale. 6,65 milioni di euro verranno destinati ad investimenti nell’ambito dell’acquisizione di azioni della Società. L’operazione consentirà il consolidamento della partecipazione dell’AdSP, che passerà così dal 9,59% al 30%.
L’investimento nell’Interporto Toscano A. Vespucci – sottolinea ancora Palazzo Rosciano – risponde alle competenze dell’AdSP in materia di promozione del raccordo del porto con i sistemi logistici retroportuali e interportuali. L’AdSP ha inoltre acquisito da PWC Advisory spa una prima positiva relazione sul lavoro svolto con riferimento al piano aggiornato di risanamento predisposto dalla società con l’ausilio di KPMG.
Attenti però, non siamo ancora alla conclusione: “Il perfezionamento dell’aumento di capitale – dice palazzo Rosciano – sarà subordinato al realizzarsi di alcune condizioni quali il perfezionamento dell’intervento della Regione Toscana e la sottoscrizione della convenzione di ristrutturazione da parte degli istituti di credito”. Come a dire: avanti adagio, ma adagissimo. E ieri l’assemblea del Vespucci ne ha preso atto nel corso di quello che era stato annunciato come una ben più positiva ratifica dell’aumento di capitale.
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