La demografia d’impresa nelle province Grosseto e Livorno

LIVORNO – Dal punto di vista meramente numerico – scrive nel suo rapporto la Camera di Commercio di Maremma e Tirreno – al momento il tessuto imprenditoriale locale sembra tenere l’impatto della crisi: a fine 2020 mostra gli stessi numeri che aveva dodici mesi prima in termini di sedi d’impresa registrate (61.889 unità) e addirittura un piccolo ma significativo incremento di unità locali (che arrivano a 15.949), soprattutto di quelle con sede fuori provincia. A prima vista tale andamento è quanto meno sorprendente, data l’assoluta incertezza che grava in generale sulla situazione non solo economica del nostro Paese e considerato che per il complesso delle imprese italiane e, soprattutto, toscane, si registrano arretramenti tendenziali. Osservando gli andamenti delle province toscane, i territori affacciati sul mare e storicamente dotati di una contenuta “vivacità” imprenditoriale (Livorno, Grosseto e Massa Carrara) mostrano una sostanziale tenuta nei numeri; a differenza di quanto accade altrove, soprattutto in quelle il cui capoluogo è nell’entroterra (Firenze, Arezzo, Lucca e Siena). L’anomalo andamento dei flussi turistici estivi, che ha premiato il turismo balneare di prossimità a scapito di quello delle città d’arte, potrebbe costituirne una pur parziale spiegazione. Ricordando lo “storico” ritardo con cui l’insieme delle imprese locali reagisce rispetto i territori di confronto, non è d’altro canto da escludere che nei trimestri a venire si verifichi anche nelle province di Livorno e Grosseto una flessione nel numero d’imprese presenti nel Registro della Camera di Commercio Maremma e Tirreno.

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