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750 milioni di euro di fondi all’AdSP MAM

Ugo Patroni Griffi

BARI – L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha ottenuto l’ammissione a finanziamento di fondi assegnati (in taluni casi con riserva) per una somma complessiva di 750 milioni di euro (comprensivi dei 200 milioni già assegnati per la camionale di Bari e almeno 50 in corso di esecuzione) per finanziare un parco progetti finalizzato a rivoluzionare l’assetto funzionale e organizzativo dei cinque porti del sistema, a rendere gli scali competitivi ed evoluti e ad indirizzarli in una logica market oriented.

Il risultato è il frutto di un ingente lavoro progettuale – ricorda la nota dell’AdSP – realizzato dall’Ente e ritenuto ineccepibile in sede di valutazione, step particolarmente selettivo e rigido nonché prodromico al successivo stanziamento. Il parco progetti spazia in maniera dinamica e complessa su diverse fonti di finanziamento che in maniera sintetica si elencano di seguito. Per tutti e cinque i porti, attraverso il PAC Programma di azione e coesione 2014-2020, si prevede l’evoluzione della piattaforma GAIA a supporto della interportabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale (assegnazione provvisoria).

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Porto di Bari:

• PAC Programma di azione e coesione 2014-2020:

– Lavori di realizzazione dei sistemi di Cold Ironing nei porti di Bari e Brindisi;

– Parco del Castello Bari riconnessione Castello-Porto.

• Decreto MIT N.353 DEL 13 agosto 2020: Strada camionale di collegamento Autostrada A14 e il porto di Bari;

• Accordo-Comando Generale CCP-ADSP MAM (DPCM del 21/07/2017): San Cataldo progettazione e realizzazione infrastrutture per Guardia Costiera e antistante Porto Turistico;

• PON 2014-2020 Reti e Infrastrutture: Escavo Porto Finanziamento PON;

• Interreg realizzazione del nuovo Terminal passeggeri per crociere e traghetti sulla banchina 10 del porto di Bari : Struttura Accoglienza viaggiatori presso la banchina n.10 della darsena di Ponente;

• Art. 18 BIS L. 84/94: Realizzazione dente di attracco alla banchina “Capitaneria” nella darsena interna molo S.Vito;

Porto di Brindisi:

• POR PUGLIA:

– Realizzazione di un pontile a briccole con potenziamento ormeggi navi ro/ro Costa Morena;

– Completamento accosti S. Apollinare;

– Costa Morena Est –vasca idrica di accumulo.

• PAC Programma di azione e coesione 2014-2020: Lavori di realizzazione dei sistemi di Cold Ironing nei porti di Bari e Brindisi; Brindisi Smart City-Port;

• Recovery Plan: Banchinamenti e completamenti area ex British-GAS ora area “Zona Franca Capobianco”; vasca di colmata Costa Morena ed escavo complessivo del porto;

• Delibera CIPE N.63/2017: Bonifica e messa in sicurezza area ex POL; lavori di manutenzione ed ammodernamento infrastrutture portuali della stazione navale della Marina Militare;

• Interreg V-A Greece Italy 2014/2020 DOCK BI: Messa in sicurezza e d efficientamento energetico delle torri faro nell’area di Costa Morena Ovest; lavori di completamento della ristrutturazione del prospetto lato mare dell’ex Stazione Marittima;

• Art. 18 BIS L. 84/94: Lavori di completamento della ristrutturazione del prospetto lato mare dell’ex Stazione Marittima.

Nei porti di Manfredonia, Barletta e Monopoli:

Interreg V-A Greece Italy 2014/2020 Themis: Lavori di realizzazione di strutture leggere di accoglienza passeggeri.

Porto di Manfredonia:

• Recovery Plan: Rifunzionalizzazione Bacino Alti Fondali;

• Manfredonia Quota cofinanziamento regionale per l’attivazione del P.O. FEP (Fondo Europeo per la Pesca) 2007-2013.

Porto di Barletta:

• L. Finanziaria per il 2020: Completamento moli foranei Barletta e approfondimento fondali P.R.P.;

• Decreto M.I.T. n. 353 del 13 agosto 2020: Prolungamento moli foranei Barletta e approfondimento fondali P.R.P.;

• POR PUGLIA: Interventi di dragaggio dei fondali marini unitamente alla gestione dei sedimenti estratti.

“La continua evoluzione dell’attività marittima sta generando una trasformazione epocale delle funzioni e dei servizi richiesti ad un porto, e anche nel modo in cui essi vengono resi – commenta il presidente di AdSP MAM, Ugo Patroni Griffi. Abbiamo lavorato alacremente per produrre un programma progettuale in grado di trasformare gli attuali vulnera delle nostre infrastrutture in punti di forza che diventino il fulcro del processo di sviluppo nei prossimi 20 anni. Adesso, assieme a tutti gli altri stakeholders dobbiamo navigare in un’unica direzione. La temporalità è fondamentale e può essere discriminante, soprattutto nei programmi comunitari. Non c’è più tempo per perdere tempo”.

“L’ammissione a finanziamento di un parco progetti così vasto e integrato dimostra l’efficacia e la convenienza di presentare 5 porti come un unico HUB – commenta il segretario generale di AdSP MAM, Tito Vespasiani. Oltre al networking, ossia l’attività di collegamento fra porti aventi natura, specializzazioni e interdipendenze diverse, ha prevalso il nostro gruppo: tecnici, amministrativi e tutto il personale proveniente dalle soppresse Autorità portuali che ha lavorato all’unisono per arrivare ad un risultato impensabile. È veramente il caso di dire che per noi 1+1 è uguale a 3”.

Nella stesura progettuale, sono state tenute in considerazione le variabili dipendenti e i fattori di integrazione ritenuti strategici per lo sviluppo dei porti del sistema nei prossimi anni, sia in termini quantitativi (volumi di traffico), sia in termini di capacità di creare valore nelle global supply chain e di migliorare le performance portuali nei mercati internazionali.

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Pubblicato il
13 Marzo 2021

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