I misteriosi delfini-balena del Cilento

Nella foto: La riproduzione di vetroresina di un Tursiope a cura del Parco dell’Arcipelago Toscano.
La giovane lettrice Margherita Scamurra di Salerno ci scrive.
Nei giorni scorsi ho visto alla TV un servizio sui delfini-balena del Cilento: con una ripresa su un gruppo di adulti con i loro cuccioli girata da un peschereccio. Mi ha incuriosito il nome di delfino-balena che non avevo mai sentito. Ho provato a chiedere ma non ho avuto risposte esaurienti. Anche su Wikipedia, che consulto spesso, ho trovato tante informazioni sui delfini e sulle balene, ma nessuna risposta sul tema specifico. Mi sapete dire qualcosa di più?
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In effetti il nome di delfino-balena scientificamente non esiste: probabilmente i cetacei mostrati della TV erano tursiopi, che sono tra i più grandi delle svariate tipologie di delfini, oppure grampi (grampus griseus).
Da tempo sono state scoperte una quarantina di specie di delfino, raggruppate in sedici o più generi. Le dimensioni variano da 1,2 metri e 40 kg (Cephalorhynchus hectori maui) a 9,5 m e 6 tonnellate (Orcinus orca). La maggior parte delle specie pesa da 50 a 200 kg. Nella classificazione ufficiale il Tursiope è un odontoceto minore, fratello dei capodogli e delle orche, ha i denti e si ciba di seppie, calamari, pesci e meduse. Il Grampo ha la caratteristica di vivere in gruppi che navigano stretti: come quelli visti nel Cilento. Che il filmato non si riferisca a vere balene, meno alla minore che non supera i 6 metri, lo si deduce anche dalla pinna dorsale di cui nessun tipo di balena è dotata.
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