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Assoporti alla rifondazione

Rodolfo Giampieri

ROMA – “Come preannunciato, l’assemblea in streaming dell’associazione dei Porti Italiani Assoporti – dice la nota ufficiale – ha eletto all’unanimità, per acclamazione Rodolfo Giampieri quale successore di Daniele Rossi alla guida di Assoporti. Già presidente dell’Autorità Portuale di Ancona e poi dell’AdSP del Mar Adriatico Centrale, Giampieri prenderà in mano le redini dell’associazione in un momento di grande intensità del lavoro associativo, sia per l’emergenza sanitaria che per le previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

A margine dell’assemblea, Rossi ha dichiarato, “Abbiamo deciso all’unanimità di designare il collega Giampieri quale presidente dell’Associazione. Si è così confermato ancora una volta come l’associazione nei momenti cruciali sa fare sintesi ed esprimersi unitariamente condividendo una visione comune. Ringrazio i colleghi e la struttura per questi anni intensi. A Giampieri va il mio augurio di buon lavoro e buon vento”.

Dal canto suo, il neoeletto presidente di Assoporti ha sottolineato come sia “un onore essere stato eletto per questo incarico prestigioso e importante. Ringrazio tutti i colleghi presidenti delle Autorità di Sistema Portuali oltre a Daniele Rossi, che ha ben guidato Assoporti in questi ultimi due anni e al quale vanno i ringraziamenti di tutti noi. Una scelta di campo quella di indicare un presidente che si occupi a tempo pieno dell’Associazione, una realtà che rappresenta uno snodo importante dell’economia e della portualità nazionale e internazionale. Assicuro fin d’ora il massimo impegno per il raggiungimento di questi obiettivi puntando sul supporto dei presidenti AdSP e della struttura di Assoporti”.

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Potremmo anche chiamare l’evento “la rifondazione” di Assoporti, se il termine non avesse assunto nel tempo una caratterizzazione troppo politica. Rodolfo Giampieri riporta comunque Assoporti all’origine, quando i suoi presidenti furono anche un parlamentare – se ben ricordiamo l’onorovole Gianfranco Merli tra i “padri fondatori” della riforma portuale – ed altri esperti.

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Si chiude così in bellezza la storia professionale di Giampieri ad Ancona, per riaprirsi a livello nazionale con un incarico che mai come oggi ha avuto bisogno di impegno a tempo pieno, fuori dalle etichette di partito (le stesse etichette che l’hanno voluto estromettere da Ancona solo perché non era del colore dei presidenti delle regioni di riferimento) ma con grande professionalità e voglia di fare. Nell’attuale rivoluzione delle nomine nelle AdSP abbiamo visto qualche sbavatura, ma per fortuna anche conferme o nomine di gente in gamba (lo stesso Rossi, Patroni Griffi, Agostinelli, D’Agostino, Guerrieri, Sommariva per citare i più conosciuti). E oggi assistiamo alla nascita di un’associazione che era stata maltrattata e messa nell’angolo dagli ultimi governi, malgrado l’impegno del suo vertice. Il suo ruolo, anche istituzionale, va rilanciato. E ci auguriamo che in questo rilancio rientri anche la…secessione di un altro pezzo forte della portualità, quel Pasqualino Monti che sta facendo bene a Palermo come già aveva fatto per i porti di Roma. C’è bisogno di tutti, e specialmente dei migliori. Buon vento.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
15 Maggio 2021
Ultima modifica
18 Maggio 2021 - ora: 15:33

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