Tavolo tecnico tra Marina Militare e Assarmatori

Nella foto: Il Cavour sorvolato dagli F35B dei Marines USA.

ROMA – “Navigare necesse est”, si diceva già dai tempi dei Cesari. Ma sempre di più navigare sta diventando pericoloso per le tensioni politiche, economiche e piratesche che si riscontrano in mare. Da qui il concetto, che il Paese conosce poco ma sul quale la Marina Militare italiana lavora ormai da tempo, di una tutela della libera navigazione nel “Mediterraneo allargato”. In questa chiave si è tenuta in modalità online, una riunione di confronto tra rappresentanti della Marina Militare e i vertici di Assarmatori su temi inerenti la tutela degli interessi nazionali nel dominio marittimo che oltre al Mediterraneo in senso stretto comprende anche i suoi coni d’ingresso, dalla costa occidentale dell’Africa a quella orientale diventate – specie la prima – covi di pirati sempre più aggressivi.

La collaborazione tra MM e armamento rafforza il “concetto di Sistema Paese”, di cui la Marina stessa e il cluster marittimo sono vicendevolmente protagonisti e testimoni.

L’incontro si è aperto con gli indirizzi di saluto del capo del 3° reparto dello Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di divisione Vincenzo Montanaro in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina, e del presidente di Assarmatori Stefano Messina, accompagnato dal consigliere Stefano Beduschi.

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