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Canale dei Navicelli o porto?

Da un lettore di Pisa, Francesco Geri, che ci legge in particolare per quanto riguarda il litorale della sua zona, riceviamo:

Non voglio entrare in sterili polemiche con il vostro giornale, anche perché ad alimentare gli scontri più beceri tra livornesi e pisani basta e avanza il “Vernacoliere”. Però mi chiedo anch’io, come tanti amici che lavorano sulla darsena pisana, se a Livorno ci si è resi conto che il canale dei Navicelli non è più un botro per i becolini, ma è una realtà industriale con molti insediamenti che danno lavoro a centinaia di persone. Ci sono anche imprese livornesi, di Viareggio, e pure liguri, che si sono insediate tra la nostra Darsena e il ponte che dà accesso a Camp Darby e costruiscono di tutto. Compresi motor yacht per conto terzi. Concorderei con il vostro bisogno di chiudere lo sbocco sulla Darsena Toscana, ma solo se prima si riuscisse ad aprire la foce con fondali navigabili e specialmente con manutenzione continua per non farla di nuovo insabbiare…

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La lettera continua con il puntiglioso elenco dei cantieri nautici insediati nel canale e ci tira anche le orecchie sul piano dell’ambiente, invitandoci ad andare a vedere i campi fotovoltaici istallati su quella zona (“che nel territorio di Livorno non si sono ancora visti”).

Diamo atto ovviamente al signor Geri dell’importanza degli insediamenti sul canale: ne abbiamo scritto spesso, a partire dalla Gas&Heat, da Codecasa, Seven Star eccetera. Gli diamo atto anche dell’ovvia considerazione che il canale oggi è una realtà industriale importante, che merita uno sbocco al mare non condizionato – com’è quello di oggi in Darsena Toscana – da una serie di ponti, ponticelli e porte vinciane. Nessuno peraltro a Livorno o altrove vuol soffocare il canale: vogliamo tutti vederlo sboccare in mare, con la garanzia di ciclici dragaggi (come avviene senza tragedie in Adriatico in tanti porti-canale) e con le protezioni dalla traversia. Ma dobbiamo lavorare insieme, pisani e livornesi, per modificare una realtà non più adeguata. Coinvolgendo la Regione e lo Stato centrale. Ma subito, non per i posteri.

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Pubblicato il
13 Ottobre 2021
Ultima modifica
14 Ottobre 2021 - ora: 10:14

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