Studio internazionale sul “wetting”

LECCE – Si chiama “wetting”, “bagnabilità” delle superfici, ed è la proprietà dei materiali che determina caratteristiche come l’anticontaminazione, l’antigelo, l’attrito, l’adesione. Nello studio “Quantifying wetting dynamics with triboelectrification”, pubblicato sul volume 9 della rivista “Advanced Science” (Wiley), che gli ha dedicato anche la copertina interna, i ricercatori del dipartimento di Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento assieme a quelli dell’Imperial College di Londra (dipartimento di Ingegneria meccanica), dell’Accademia Cinese delle Scienze (istituto di Chimica Fisica, Lanzhou) e dell’istituto Italiano di Tecnologia (CBN, Arnesano), propongono un modello multiscala che predice in maniera efficace la dinamica di contatto, cioè la natura dell’interazione fra la superficie e i liquidi. Disponibile in “policy fair”, si tratta di un modello molto utile per comprendere il fenomeno del wetting, con possibili applicazioni in vari settori: da quello bio-medico (per esempio per la progettazione e l’analisi in applicazioni di bio-sensing) all’automotive/aerospace (per l’anti-icing, il self-cleaning, le superfici intelligenti e altro) a quello navale e portuale.

Per leggere lo studio: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/advs.202200822.

In foto la copertina del volume “Advanced Science” dedicata allo studio.

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