Trasportounito: nuove norme inapplicabili, sono una farsa
Nel mirino attese e tempi di pagamento

Maurizio Longo
ROMA. «Fino a oggi sono rimaste inapplicate» le norme che riguardano anche i tempi di pagamento e l’indennizzo per l’attesa al carico e allo scarico dei mezzi: continueranno a non esserlo «con le nuove versioni della legge 127/2010». A denunciarlo è Trasportounito, segnalando che non si è tenuto conto delle proposte avanzate dalla propria organizzazione di categoria.
«Nulla di nuovo sotto il sole anche per quanto concerne i tempi di pagamento dei servizi di autotrasporto», dice Trasportounito che sottolinea di aver chiesto di «diminuire a 30 giorni anziché 60, attivando un sistema automatico relativamente ai controlli». Questa realtà associativa del settore trasporti ribadisce che «viene introdotto un ulteriore elemento burocratico per mascherare la volontà di perpetuare l’attuale distorsione del mercato a danno del soggetto più debole». Dove sta il problema? Nel fatto che l’impresa di autotrasporto deve fare segnalazione all’Antitrust alla quale spetterà poi di verificare e semmai sanzionare, ovviamente però nell’attesa del giudizio l’azienda perderà soldi e lavoro.
«Ancor peggiore è l’effetto della disposizione che prevede l’indennizzo per l’attesa al carico ed allo scarico dei mezzi di trasporto», dice l’organizzazione di categoria: oltre a ridurre la franchigia di base pari a un’ora e mezzo e all’aumento del valore orario pari a 100 euro per il 2025, si conferma alla prova dei fatti «la totale assenza di adeguati meccanismi di controllo».
Trasportounito riferisce di aver chiesto altri tipi di intervento normativo: le proposte sono state «puntualmente e totalmente ignorati dalle istituzioni». Esempi? Le tariffe dei servizi, la migliore regolamentazione delle sub-vezioni oltre all’agevolazione in caso di ingiunzione del pagamento.
«In parallelo con le normative del mercato per le quali esistono i titoli ma non funzionano da decenni – avverte Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – avevamo chiesto misure per migliorare le condizioni abilitative dei conducenti, migliori criteri per il codice della strada e interventi seri sulla sicurezza stradale fra infrastrutture, aree di sosta e fissaggio del carico. Risposta? Il nulla».