Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

“Porte vinciane” chiuse e ok alla relazione 2012

Approvato anche il bilancio consuntivo con un “avanzo” di 44 milioni – Tutti i lavori varati l’anno scorso

Massimo Provinciali

LIVORNO – Un utile di esercizio al netto delle imposte di 7 milioni 608 mila euro ed un incremento dell’avanzo di amministrazione di competenza di 5 milioni 871 mila euro. Sono i numeri del bilancio consuntivo 2012 che il dirigente amministrativo dell’Authority, Simone Gagliani, ha consegnato ai membri del Comitato Portuale nella seduta di venerdì scorso.
«Al 31/12/2012 – ha dichiarato Gagliani – l’Authority presenta un saldo finale di cassa di quasi 86 milioni di euro e un avanzo di amministrazione complessivo di 44 milioni di euro, di cui una parte vincolata per complessivi 14,5 milioni ed una parte, 13,5 milioni, destinata a copertura del disavanzo del bilancio di previsione 2013. Pertanto, la disponibilità residua è di 16 milioni».
[hidepost]Il dirigente dell’Authority ha inoltre comunicato che nel 2012 sono state impegnate risorse per investimenti infrastrutturali per un totale di 12 milioni e 176 mila euro e che sono stati rispettati tutti i vincoli previsti dalle ultime leggi di finanza pubblica, con un contenimento della spesa per funzionamento di 350 mila euro rispetto al 2011.
E’ stato anche approvato all’unanimità il documento dell’attività del 2012: documento particolarmente importante che deve essere spedito al ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti entro il 30 aprile. Si tratta della relazione delle attività svolte dall’Authority nel 2012 e, secondo il segretario generale Massimo Provinciali, è la chiara testimonianza dell’impegno e del lavoro portato avanti dagli uffici dell’Authority in questi mesi: Massimo Provinciali non esita a dirlo ai membri del Comitato Portuale: «Come potrete vedere voi stessi, in questi anni siamo rimasti tutt’altro che immobili. Diversi sono gli impegni che ci siamo assunti nel 2012 e molti sono stati i traguardi raggiunti».
A cominciare dalla preadozione del Prp e dall’approvazione del Piano Operativo Triennale: «Due importanti documenti – ammette Provinciali – grazie ai quali il Porto di Livorno può oggi puntare a costruire una propria progettualità».
E poi ci sono le opere di grande infrastrutturazione: il IV Lotto della Sponda Est, per esempio, che verrà terminato a dicembre del 2013, o i lavori di riprofilamento della banchina ex Lips (porto turistico) che sono stati aggiudicati ad agosto, o la seconda vasca di colmata. A questi si aggiungono poi i bandi di gara relativi alla demolizione subacquea della calata Bengasi e alla costruzione del microtunnel per l’interramento degli oleodotti del canale di accesso, che sono stati pubblicati nei giorni scorsi.
Anche sul fronte dei tanto agognati dragaggi – dice la nota di Provinciali – l’Authority è rimasta tutt’altro che con le mani in mano: nel 2012 si sono infatti concluse le attività di escavo dell’area a sud del Molo Italia fino alla profondità di -13 m e le operazioni di caratterizzazione del Molo Italia Nord propedeutiche al dragaggio a -13 m (di cui è iniziata la redazione del progetto). È terminata anche la procedura di gara per l’esecuzione del dragaggio dell’Imboccatura Sud del Porto di Livorno, in favore della società SALES spa, e sono iniziate le operazioni di redazione del progetto del dragaggio dei fondali della Darsena Toscana, il cui piano di caratterizzazione è stato ultimato in data 08.08.12.
Meritano anche una particolare attenzione i lavori di ripristino della funzionalità idraulica della foce dello Scolmatore d’Arno, che si sono conclusi il 9 febbraio scorso. Da ieri martedì le porte vinciane sono state normalmente chiuse: si apriranno solo su espressa richiesta e soltanto al passaggio dei natanti provenienti o diretti ai cantieri pisani, che in estate potranno attraversare lo scolmatore solo in corrispondenza degli orari di apertura dei due ponti levatori (in estate: dalle 9 alle 10 e il pomeriggio dalle 15 alle 17).
Lo stesso attivismo – giura Provinciali – è stato mostrato dall’Authority su altri temi: «nel corso del 2012 abbiamo stretto accordi internazionali per la formazione in ambito logistico e portuale, abbiamo partecipato a fiere internazionali e svolto un intenso lavoro di partenariato con soggetti pubblici e privati. Inoltre abbiamo rilasciato ben 238 concessioni, riscosso tasse portuali per un valore complessivo di quasi 12 milioni di euro e intrattenuto rapporti pressoché costanti con imprese e altri soggetti, che insieme danno lavoro a qualcosa come 7mila persone. Insomma, fermo restando che si può migliorare, non c’è certo spazio per i disfattismi».[/hidepost]

Pubblicato il
24 Aprile 2013

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora