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Livorno, piano regolatore “quasi” approvato

Mancano solo i passaggi “politici” nei vari consigli e in comitato portuale e poi il nulla osta definitivo da Roma – I tempi previsti e la ricerca dei finanziatori per la Darsena Europa

Giuliano Gallanti

Massimo Provinciali

FIRENZE – Non ci siamo ancora ma quasi, all’“Habemus Papam”: ovvero alla definitiva approvazione del piano regolatore del porto di Livorno: ma gli ultimi passi svolti a Firenze, con la definitiva condivisione tra tutti gli uffici tecnici degli enti interessati – Comune e Provincia di Livorno, Regione Toscana, Autorità portuale – sia del progetto del piano regolatore, sia della variante “anticipatrice” del Comune livornese, hanno sbloccato una situazione che andava avanti da oltre un anno. Adesso ci sono gli ulteriori passaggi burocratici: la commissione comunale dovrebbe aver dato il suo definitivo nulla osta alla variante due giorni fa, e lunedì prossimo toccherà al consiglio comunale approvare il verbale di intesa firmato come detto sopra dai tecnici.
[hidepost]In settimana prossima anche la giunta regionale darà il suo OK e quindi toccherà al comitato portuale di Livorno che sulla base della variante del Comune potrà finalmente adottare il piano regolatore nuovo. Dicono a Palazzo Rosciano che non ce la faranno a portarlo al comitato portuale di mercoledì prossimo 30 ottobre, ma al successivo: e comunque entro la seconda metà di novembre il piano dovrebbe essere approvato in sede locale per essere poi portato a Roma per le varie valutazioni del ministero e per la VAS, molto più veloce della VIA e sostanzialmente già concordata. Strada spianata? Diciamo che siamo quasi arrivati: ovviamente se non ci saranno imprevisti bastoni tra le ruote, il che su questi temi è sempre possibile. Tempi previsti? Giuliano Gallanti e Massimo Provinciali – è il segretario generale dell’Authority il responsabile della pianificazione – sono fiduciosi di poter avere il piano regolatore finalmente adottato e “libero” da ulteriori passaggi entro la fine dell’anno. Con due vantaggi: finalmente un accordo con il Comune anche sul waterfront, per le ulteriori edificazioni in porto e per i collegamenti più veloci; e la possibilità di cominciare a cercare finanziatori privati, tra i grandi gruppi internazionali terminalisti – per la prima parte della piattaforma Europa, ovvero del porto del futuro. Avendo a disposizione non solo il progetto di massima di questa prima fase, elaborato da Modimar, ma anche un computo di massima dei costi, il che è fondamentale per andare in giro per il mondo a “vendere” la possibilità di rilanciare Livorno come grande porto di grandi fondali e grandi speranze.
A.F.

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Pubblicato il
26 Ottobre 2013

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