Di Marco: una voce nel deserto?
RAVENNA – Per qualcuno potrà anche essere un porto “marginale”, come è stato definito con un filo di cattiveria: ma è indubbio che il suo presidente Galliano Di Marco non è di quelli che si allineano dietro ai “grandi”.
[hidepost]Anzi: da quando ha preso le redini dello scalo adriatico, Di Marco ha cominciato a pestare i piedi specialmente a quelle associazioni che a suo parere fanno tante parole e poca sostanza. Ultimo scontro, quello in Assoporti, dove pure gli avevano dato una carica non di secondo piano. Giudizio espresso nemmeno tanto sottovoce: nella sostanza, Assoporti non svolge la sua missione propositiva, cerca di mediare tra grandi e piccoli porti senza riuscirci e poi è diventata chiaramente una specie di assise ingessata, dove gli equilibri politici si sono riflessi nell’alternanza alla presidenza di personaggi certo validi, ma di opposta sponda politica, con il risultato che non esiste più un vertice carismatico con i tempi necessari per prendere e mantenere posizioni che contano. Perciò, ha detto Di Marco in parole povere, di questa Assoporti io proprio non so che farmene. E in parecchi gli hanno dato ragione.
Di Marco guastatore? Di Marco una voce che predica nel deserto? Più che altro ci sembra uno che vada al sodo sui problemi e che rifiuti i balletti dei rinvii, dei balletti di pseudo-approfondimento e specialmente dei “sistemi” dove non si sistema niente e magari si cerca, con più o meno vaselina, di fregare gli altri “sistemisti”. Prima della sparata in Assoporti, Di Marco aveva silurato il NAPA, uscendone con tanto di porta sbattuta da far tremare tutta la casa. E con dichiarazioni più che concrete, che nessuno ha potuto contraddire nella loro sostanza.
Nel NAPA, il siluro di Di Marco è stato incassato senza apparentemente affondare la nave, che però sembra a molti navigare assai ingavonata. In Assoporti il dibattito si è aperto, come si è visto anche sul web e sulla carta stampata di settore. Sperando adesso che all’apertura del dibattito seguano anche dei risultati: cosa difficilissima, se guardiamo i precedenti dei vari scontri interni. Ma sperare è pur sempre meglio che disperare a priori.
A.F.
[/hidepost]