Con Grimaldi terminal Sintermar sempre di più
LIVORNO – “Grande Napoli” ed “Eurocargo Cagliari”: l’immagine delle due grandi navi della flotta Grimaldi, prua contro prua alla banchina del terminal Sintermar, da un’idea suggestiva – e insieme qualificante – dello sviluppo del terminal livornese da quando la joint-venture societaria tra i gruppi Grimaldi/Fremura e Neri ha dato nuova linfa all’importante impianto del canale industriale. Un terminal, la Sintermar, che è diventato anche punto focale di alcuni dei traffici di auto provenienti sia dal nord Europa che da oltre Atlantico gestiti da Grimaldi con le sue “car carriers”, come appunto la “Grande Napoli”.
[hidepost]Una nave, quest’ultima, che ha potenzialità di trasporto significative e che ha conferito in Sintermar, nel suo più recente viaggio, circa 1300 Hyundai provenienti dalle fabbriche della turchia. Altrettanto significativo il viaggio, il primo su Livorno, della “Suzuka Express”, una modernissima Ro/ro da 180 metri che proveniente da Bristol ha sbarcato un totale di ben 2250 auto, di cui una parte (circa 600 vetture) imbarcate a Baltimora e le altre nel Nord Europa, nel quadro del contratto che Grimaldi ha per l trasporto nei due versi dell’Atlantico delle auto costruite dal gruppo FCA (Fiat e Chrysler).
E’ significativo, sempre in riferimento alla Sintermar, che il gruppo Grimaldi, consapevole che il trasporto marittimo è solo un anello della più complessa ed articolata catena logistica, negli ultimi anni ha dato il via ad un’espansione mirata a integrare verticalmente i servizi logistici, seguendo il concetto door-to-door. Sono stati così creati terminal portuali in Nord Europa, Mediterraneo (tra cui la Sintermar) ed Africa Occidentale. Un sistema che oggi ha una superficie totale di oltre 5,4 milioni di metri quadri, centro di stoccaggio attrezzati per le operazioni di pre-consegna delle auto e società di trasporto in vari paesi.
Con una forte attenzione, si conferma, su Livorno che a lungo è stato uno dei principali porti italiani per lo sbarco delle auto nuove. E con le autorità del porto – Dogana in primo piano, come ha confermato nella sua intervista sul numero scorso del nostro giornale Massimo Ricasoli dell’Agenzia doganale labronica – che stanno lavorando per applicare, probabilmente prima della fine dell’anno, il pre-clearing anche per lo sbarco delle auto nuove.
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