Ancona, l’hub culturale
Tutte le iniziative dell’Authority portuale per la nuova centralità nell’Adriatico

Rodolfo Giampieri
ANCONA – L’authority del presidente Rodolfo Giampieri lo ha sottolineato con orgoglio: tra i moli e le banchine, il porto storico e la Mole Vanvitelliana, i pescherecci e i chioschi dei pescatori, tra l’arte di Blu sui silos e la street art che contrappunta viadotti e piloni in calcestruzzo, tra le navi i container e i passeggeri che guardano alla città monumentale, avanza la nuova Ancona.
A partire dal porto, dalla sua modernizzazione, dalla sua energia progettuale ed economica e dal riconoscimento come nuova centralità con Authority del Medio Adriatico.
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La città perfetta di Olivo Barbieri.
La rivista MAPPE – edita dal Gruppo Gagliardini di Monteroberto – dedica nel numero in uscita un ampio speciale ad Ancona, la città capoluogo che si ripensa a partire dal porto nelle sue vocazioni e funzioni metropolitane legate alla cultura, al terziario, ai transiti e ai traffici della sua economia portuale fatta di servizi, produzioni manifatturiere di qualità, ospitalità e valorizzazione delle produzioni enogastronomiche. Una rigenerazione per il tramite della cultura che innerva il tessuto urbano, si contamina con i luoghi del lavoro e i simboli dell’appartenenza alla comunità – come i tattoo sull’asfalto che accompagnano la promenade nell’area portuale lungo le banchine a lato della Fincantieri fino alla Lanterna, e il mercato ittico del Mandracchio.
Lì, dove avviene lo scambio e la negoziazione del pesce, una risorsa che è economia e senso, si è svolta la presentazione della rivista e la proiezione del site-specific di Olivo Barbieri dedicato alla Città Adriatica, voluto dal Museo MAXXI e realizzato in collaborazione con Eni, il Corpo Forestale dello Stato e l’Associazione Demanio Marittimo Km-278.
L’iniziativa di presentazione – curata da Cristiana Colli e realizzata in collaborazione con l’Autorità Portuale, il Comune di Ancona, la Fondazione MAXXI, l’Associazione Produttori Pesca Soc.Coop. P.A. e MAC, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Ancona, di ADI MAM e Inarch Marche – si è svolta venerdì scorso negli ambienti di lavorazione del mercato ittico di Ancona al Mandracchio.
Un evento lungo un weekend per valorizzare e far conoscere la storia straordinaria di questo luogo e la nuova centralità del porto con proiezioni speciali dell’opera di Olivo Barbieri sabato 27 e domenica 28.
Ancona è uno scalo commerciale di rilevanza internazionale, che l’Unione Europea ha inserito nella lista dei porti strategici nel disegno continentale delle infrastrutture e dei trasporti. Oltre 1 milione di passeggeri e circa 8 milioni di tonnellate di merci transitano in porto ogni anno. Ancona rappresenta uno dei principali terminal delle autostrade del mare in Adriatico e Ionio, grazie alle linee traghetto verso Grecia, Croazia Albania e Turchia. Un ponte marittimo che collega l’Europa centro-settentrionale al Mediterraneo sud-orientale. Autorità Portuale e Comune di Ancona hanno deciso di avviare un percorso in grado di rendere fruibili e più valorizzate le aree di maggior pregio storico e monumentale del porto, spostando le attività commerciali in spazi più coerenti con le esigenze del moderno traffico merci portuale.La restituzione degli spazi del Porto Antico, parte dell’identità locale, alla comunità ha avuto una risposta entusiasta, con una naturale ed immeditata riappropriazione. I Moli Clementino e Rizzo sono stati liberati dalle attività di movimentazione delle merci, che necessitavano di spazi più adeguati, avviando un percorso amministrativo coordinato da Comune e Autorità Portuale, con la proficua collaborazione degli organi competenti per la sicurezza e la vigilanza, in primis la Capitaneria di porto. Un lavoro di squadra istituzionale imprescindibile, considerando la molteplicità di attività e competenze all’interno di ogni porto. Di qui la modifica del livello di security, l’abbattimento delle barriere che si frapponevano tra città e mare e l’intervento di riqualificazione che oggi consente ai cittadini e ai turisti la fruibilità piena del Porto Antico. Il Porto Antico è stato inaugurato il 26 luglio 2015 con una grande festa della città. Una tappa importantissima che ha aperto una ulteriore fase di riscoperta e valorizzazione della connessione tra la città e questo anfiteatro sul mare così ricco di testimonianze dell’identità antica e della tradizione, ma con lo sguardo attento al contemporaneo in un’ottica di evoluzione.
“L’intervento di recupero e valorizzazione del porto antico è un primo concreto risultato del desiderio di ripristinare il rapporto città-porto attraverso il patrimonio monumentale dello scalo – ha dichiarato Rodolfo Giampieri. E’ un percorso che proseguirà in un’ottica di sostenibilità, l’approccio migliore per condividere progetti fattibili che portano valore aggiunto al territorio e alle sue comunità. La nostra esperienza conferma l’opportunità straordinaria per i porti italiani di dialogare con le rispettive città circostanti, un obiettivo parte dalla recente riforma, per rendere i nostri scali dei motori trainanti per tutti i settori della blue economy”.
Nel convegno, l’Autorità portuale ha presentato anche le attività già svolte nell’ambito del progetto EA SEAWAY, rete dei porti e dei territori adriatici e ionici finalizzata a migliorare le connessioni marittime per i passeggeri tra le sponde dei 2 mari. In questo progetto l’Autorità portuale ha in particolare realizzato una rete WIFI per consentire l’accesso gratuito ad internet al milione di passeggeri internazionali che ogni anno transitano per Ancona e l’adeguamento del terminal crociere per migliorare la sicurezza e la fruibilità dei servizi ai passeggeri.
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