Le crociere continuano a crescere e i porti italiani “vedono” il business
Più passeggeri, più scali e più ricavato da beni e servizi sia nel 2009 che nell’anno in corso – Italia e Grecia al primo posto come destinazioni scelte dagli utenti
BRUXELLES – Il settore tira, continuerà a tirare e come si dice “piatto ricco, mi ci ficco”. Nel senso che crescono i porti che hanno scoperto le crociere come sbocco interessante. Tanto più che i dati diffusi qualche giorno fa da European Cruise Council (ECC) nella conferenza annuale dedicata al comparto, si parla di 23,8 milioni di passeggeri nei porti europei nel 2009 (+9% rispetto al 2008), con netta prevalenza delle preferenze per l’Italia.
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Gli europei che hanno scelto di andare in crociera sono cresciuti del 50% in cinque anni. Tutto questo – sottolinea ECC- ha generato più di 34 miliardi di euro di beni e servizi con 300 mila posti di lavoro in Europa. I passeggeri hanno speso personalmente 1,45 miliardi di euro nei porti di scalo (+1,7% rispetto al 2008).
La crisi internazionale che ha messo in ginocchio molti altri comparti non ha però risparmiato il mondo delle crociere perché le spese dirette sono alate dell’1%, con il risultato che ci sono stati al momento minori investimenti per costruzione di nuove navi. Oggi ci sono ancora in costruzione in Europa 29 navi da crociera, da consegnare scaglionate entro il 2014 ; ma gli ordini si sono quasi fermati per quanto – sottolinea il presidente di ECC Manfredi Lefevre d’Olivo – “il settore crocieristico ha ancora un potenziale di crescita enorme, con buone capacità di ripresa”. E Pierfrancesco Vago, vicepresidente di ECC e amministratore delegato di Msc Crociere ha aggiunto: “ Il settore è in grado di fornire impulsi preziosi all’economia e le crociere hanno successo anche per la versatilità che offrono per la vacanza, in grado di attirare target di qualsiasi età e di ogni disponibilità economica attraverso standard elevati e un ottimo rapporto value for money”.
Qualche altro dato illustra meglio di ogni parola il business crociere in Europa. Intanto l’Italia è attualmente il più grande centro d’Europa per la costruzione di navi da crociera con oltre la metà delle nuove commesse fino al 2014. Inoltre Grecia e Italia – leggera prevalenza dell’Italia – continuano a competere come destinazione preferita dei croceristi detenendo il 21% delle quote di mercato, con la Spagna in terza posizione.
Qualche proiezione per l’anno in corso indica che il numero dei croceristi in Europa aumenterà ancora del 5,4% con un incremento degli scali del 3,1%. In Mediterraneo hanno operato oltre 150 navi contro 95 nel Nord Europa. Il maggior numero di croceristi appartiene alla Gran Bretagna (Regno Unito) ma anche gli italiani hanno scoperto la vacanza in nave. E i porti italiani si stanno attrezzando: oltre ai tradizionali scali (Civitavecchia, Venezia, Genova, Savona, Bari, Livorno) stanno costruendo stazioni passeggeri anche La Spezia, Marina di Carrara, Portoferraio, Trieste e altri porti specie nell’Adriatico.
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