“Sportello unico” doganale: stato dell’arte in un workshop

Massimo Ricasoli
LIVORNO – Il messaggio con cui l’Agenzia delle dogane ha riunito giovedì in Fortezza Vecchia operatori e spedizionieri era chiaro: “Lo Sportello Unico Doganale, una delle innovazioni introdotte da qualche anno, con lo scopo di semplificare le procedure che regolano gli scambi commerciali in import e in export coordinando tutti i controlli delle varie amministrazioni”.
La Dogana si è dunque posta a confronto con i partner istituzionali e con gli operatori, per rimuovere eventuali criticità e favorire la sua una piena applicazione. E ne è nato un workshop di grande attualità, che ha coinvolto oltre un centinaio di esperti fino alle 14. Con un altrettanto interessante dibattito finale, sulle criticità ma anche sugli apprezzamenti portati dagli operatori.
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Ne hanno parlato Massimo Ricasoli e Maria Lazzari dell’ufficio doganale livornese e Grazia Tasselli, direttore UVAC della Toscana e Sardegna. Prima di loro avevano portato i saluti istituzionali, entrando tuttavia nella materia ciascuno per le proprie competenze, il direttore interregionale delle dogane per Toscana, Sardegna ed Umbria Giuseppe Napoleoni, il direttore della dogana di Livorno Giovanni Cassone, il presidente del consiglio territoriale degli spedizionieri doganali di Firenze Maurizio Macera e i membri dello stesso consiglio Rossana Di Stefano e Antonio De Luca.
In estrema sintesi, il workshop ha messo in luce come si sia passati da una realtà estremamente complessa per le pratiche doganali – Ricasoli ha citato ben 480 norme da armonizzare in partenza – a una progressiva condivisione e semplificazione. Percorso lungo, ovviamente complesso anche per le competenze incrociate di almeno tre ministeri: ma percorso affrontato con determinazione. Siamo oggi, nella sostanza, a un punto molto vicino a quello d’arrivo finale, con l’obiettivo di passare dall’Internet delle persone – già realizzato – a quello delle merci. Quando saranno le merci stesse a colloquiare con la Dogana e i doganalisti, fornendo tutti gli elementi in grado di velocizzare il processo.
Per arrivare all’obiettivo – è una delle conclusioni – occorre anche la massima collaborazione dei doganalisti, alcuni dei quali stentano ancora “a ricorrere alle nuove semplificazioni”. Seguiranno altri workshop perché il processo sembra finalmente sulla rotta d’arrivo. Arrivo sognato da anni ed anni in un quadro di sburocratizzazione da tutti auspicato.
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