Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Bando della Regione Toscana per contributi in conto capitale

LIVORNO – La Regione Toscana ha pubblicato il bando “Fondo investimenti Toscana – Aiuti agli investimenti”, nell’ambito degli aiuti finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19.

Si tratta di contributi in conto capitale a fondo perduto nella misura minima del 40% del costo totale ammissibile sugli investimenti, destinati a Micro, piccole e medie imprese, in forma singola o associata, anche di nuova costituzione, e professionisti, aventi la sede principale o almeno un’unità locale ubicata nel territorio regionale.

[hidepost]

I progetti potranno essere presentati a sportello entro le ore 17 del secondo giorno successivo a quello di raggiungimento delle risorse disponibili, che ammontano a 115 mila euro.

Le domande possono essere redatte esclusivamente online, previo rilascio delle credenziali di accesso al sistema informativo, che il legale rappresentante dell’impresa deve richiedere all’indirizzo https://sviluppo.toscana.it/bandi.

Per qualsiasi informazione relativa al bando e agli adempimenti ad esso connessi, scrivere a: fondoinvestimenti@sviluppo.toscana.it.

Solo ed esclusivamente per assistenza informatica scrivere a: supportofondoinvestimenti@sviluppo.toscana.it.

Il costo totale ammissibile dei progetti presentati deve essere compreso tra 20 mila e 200 mila euro.

Le spese ammissibili devono essere comprese in una o più delle seguenti categorie:

• interventi sugli immobili: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ampliamento (esclusa la nuova edificazione), eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica, adozione di misure antisismiche; ai fini della qualificazione degli interventi edilizi ammissibili delle relative spese si applicano le disposizioni previste dalla vigente legislazione edilizia;

• acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, mobili e arredi e altri beni materiali funzionali all’attività di impresa, anche mediante ricorso a noleggio o leasing;

• acquisto di software strettamente funzionali all’attività di impresa anche nella modalità “in cloud”;

• messa in sicurezza dei locali: sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti;

• acquisto di mezzi mobili, strettamente necessari al ciclo di produzione, purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’impianto, immatricolati come “autocarri” e con un rapporto tra potenza del motore espressa in KW e portata del veicolo espressa in tonnellate superiore a 180, anche mediante ricorso a noleggio o leasing;

• progettazione e direzione lavori in misura non superiore al 10% dell’investimento complessivo ammissibile appartenente alla categoria “interventi sugli immobili”;

• spese per capitale circolante (quali, ad esempio, utenze e locazioni relative ai locali aziendali oggetto di intervento, scorte), spese di costituzione (così come definite dal Codice Civile) e spese per il rilascio delle attestazioni da parte del revisore contabile, cumulativamente in misura non superiore al 30% del costo totale ammissibile dell’intervento.

I progetti già avviati o conclusi possono riguardare spese sostenute dal 1° febbraio 2020.

Per poter essere ammesse a beneficiare dell’aiuto, le imprese non devono aver operato licenziamenti a partire dal 1° febbraio 2020 e devono impegnarsi a non farlo nei 12 mesi successivi all’ammissione al finanziamento.

La risorse saranno ripartite per il 70% a progetti riguardanti il settore manifatturiero, e per il 30% a progetti riguardanti il settore del turismo, commercio, terziario e altro.

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Settembre 2020

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora