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Incentivi fiscali per i lavoratori che rientrano

ROMA – In vigore dal 28 gennaio 2011 gli incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia. Contribuire allo sviluppo del Paese mediante la valorizzazione delle esperienze  umane, culturali e professionali maturate da cittadini dell’Unione europea che hanno risieduto continuativamente per almeno due anni in Italia, che studiano, lavorano o che hanno conseguito una specializzazione post lauream all’estero e che decidono di rientrare in  Italia, attraverso la concessione di incentivi fiscali, sotto forma di minore imponibilità del reddito è la finalità della Legge n. 238 del 30 dicembre 2010, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 13 gennaio 2011.

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I benefici fiscali – che spettano dalla data di entrata in vigore della legge fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 – consistono in una riduzione della base imponibile IRPEF: in sostanza, i redditi di lavoro dipendente, i redditi d’impresa e i redditi di lavoro autonomo percepiti dalle persone fisiche beneficiarie degli incentivi concorrono alla formazione della base imponibile ai fini IRPEF in misura ridotta, secondo le seguenti percentuali: 20% per le lavoratrici; 30% per i lavoratori. Alle persone che rientrano in Italia è garantita l’attestazione delle proprie competenze e dei titoli acquisiti all’estero. Le pratiche necessarie a perfezionare il rientro in Italia delle persone fisiche sono curate dagli uffici consolari italiani. Sono esclusi dai benefici i soggetti che, essendo titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con pubbliche amministrazioni o con imprese di diritto italiano, svolgono all’estero, in forza di tale rapporto, la propria attività lavorativa.

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Pubblicato il
22 Gennaio 2011

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