Più cari gas e luce. Perchè?
Marco Vignola, responsabile energia Unc, ci scrive:
“Con la prossima bolletta assisteremo a un rincaro tra i più elevati di sempre nel settore dell’energia. Se poi si aggiunge all’altro rincaro del trimestre precedente, con un +15,6% della luce e un +11,4% del gas, ecco che la stangata non può che mandare in tilt i bilanci delle famiglie, già in difficoltà per via dell’emergenza Covid”.
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Secondo quanto sostiene l’Arera – ovvero una delle decine e decine di Authority fiorite più o meno silenziosamente negli anni e che dovrebbero tutelare i relativi comparti, in questo caso quello dell’energia, reti e ambiente – i prossimi aumenti saranno “solo” del 4,5% per l’elettricità e del 5,3% del gas. Facile dar ragione a Vignola: sommando i vecchi e i nuovi aumenti, si va a stangate vicino al 20%: che in un periodo di profonda depressione come quello in cui siamo, e che si teme continuerà ancora per quest’anno, rappresentano veri e propri drammi per le famiglie meno abbienti.
Le spiegazioni ufficiali sostengono che sono aumentati i costi delle materie prime e che quindi bisogna bere l’amaro calice. Lo si è visto anche sulla benzina e sul gasolio alle pompe di rifornimento, che più o meno in silenzio hanno aumentato i prezzi (e non di poco). Il tutto è contraddetto, tuttavia, dall’ampia disponibilità sia del greggio che del gas: sia per i consumi ridotti causa la crisi, sia perchè i paesi più consumatori – si vedano gli USA – sono in pratica diventati autosufficienti (sebbene la lavorazione degli scisti bituminosi abbia anch’essa subito un calo).
Non siamo tecnici e quindi possiamo solo raccogliere le informazioni che circolano. Secondo alcune delle quali, chi fornisce energia cerca di rifarsi del calo dei consumi aumentando il prezzo unitario. Lo stesso è successo nel trasporto dei container che dopo la brusca caduta all’inizio del 2020 ha visto risalire il costo del trasporto stesso grazie agli accordi tra vettori. E l’Arera? Già, ci piacerebbe sapere che funzione sta svolgendo per tutelare i cittadini.
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