L’assurdo codice degli appalti
Ci lancia questa provocazione l’ingegner R.H. su Facebook:
Seguo anche per interesse professionale le tante proteste in atto contro quell’assurdo giuridico e operativo che è il codice degli appalti, trionfo della peggior burocrazia nazionale e dimostrazione che in questo nostro Paese, invece di semplificare per incentivare le imprese a investire, si continua a legiferare attorcigliandoci in vani tentativi di scongiurare intrallazzi. A fronte di questi inconcludenti ma micidiali codici, che comportano mesi e mesi di scartoffie per poter solo iniziare un lavoro (ho letto che una imprenditrice che opera nel campo alimentare ha dovuto fare 70 pratiche per riuscire a fare della pasta all’uovo con le uova di un suo allevamento di galline…) ci sono centinaia di opere pubbliche già finanziate ma ferme. Si può immaginare quante siano quelle private.
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In conclusione: ma che cosa si aspetta con il nuovo governo a mandare all’aria quel maledetto codice, che tra l’altro mi dicono sia ugualmente aggirabile, per ridare fiato all’Italia? Lo sapete che per il famoso bonus del 110% per le abitazioni occorrono più scartoffie, incarichi tecnico-amministrativi, perizie giurate etc. che non cementi e pannelli del tanto richiesto cappotto termico?
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Ingegnere, a quello che lei giustamente scrive potremmo aggiungere altrettanto e di più per quanto riguarda i porti, le opere portuali, l’uscita da altri assurdi come le aree SIN, eccetera eccetera. Dando per scontato che il codice degli appalti è un “mostrum” concepito con la buona intenzione di evitare ruberie e illegalità, il risultato è stato peggiore del male. E del resto, già Cicerone sosteneva che l’eccesso di leggi porta a una “mala republica”. Meno leggi, meno cavilli, meno carta, meno sospetti: i veri esperti sostengono che bisogna velocizzare, eliminare ingorghi e contrapposizioni di controlli, adottare il principio anglosassone secondo il quale “tutto ciò che non è espressamente vietato va permesso senza altri timbri”. Ma forse anche noi viviamo nel mondo dei sogni…
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