OK al contratto per i dirigenti delle AdSP
ROMA – Qualcuno dice che come sempre piove sul bagnato. Ovvero, che l’accordo raggiunto tra Assoporti e Federmanager sul contratto di lavoro dei dirigenti delle AdSP – contratto da tempo in stallo – soddisfa i dirigenti ma non le altre categorie inquadrate nei “sistemi” portuali. Semplice mugugno, solo un primo passo per poi aggiornare anche gli altri? E che ne è della chiacchiera secondo cui nelle AdSP si guadagna troppo?
Da parte sua il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri ha voluto sottolineare che “La fase delicata che abbiamo vissuto e stiamo vivendo ha rallentato alcuni processi, ma era importante trovare delle soluzioni su un tema delicato come questo. Con il supporto dei presidenti delle AdSP e della struttura di Assoporti, stiamo lavorando su formazione e lavoro con le parti sociali, per trovare le migliori soluzioni per un rinnovato futuro sostenibile del comparto. Il contratto dei nostri dirigenti, che seguono con attenzione tutte le attività degli enti dei porti, è un passo importante per tutti questi obiettivi.” Dunque, sembra di capire, poi seguiranno gli altri.
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Per il direttore di Federmanager Mario Cardoni, ha dichiarato: “Si è concluso un lungo confronto durato oltre un anno, inevitabilmente condizionato dalla perdurante emergenza pandemica, con un accordo collettivo che deve considerarsi molto positivo e innovativo. Il testo infatti aggiorna, dopo alcuni anni, la disciplina contrattuale per la dirigenza del settore, regolando i rapporti di lavoro di tali figure dirigenziali successivamente alla entrata in vigore della legge di riforma dei porti italiani, che ha ulteriormente accentuato l’assoluta peculiarità del management dei porti. Parliamo di colleghe e colleghi che uniscono le naturali specificità del rapporto di lavoro manageriale con tutte le gravose forme di responsabilità che competono agli amministratori della cosa pubblica, in sede civile, penale, amministrativa ed erariale”.
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