E ora arrivano i siluri livornesi
LIVORNO – C’è più di un filo d’unione tra Singapore e Livorno. Fili che legano l’attività mercantile, con i collegamenti delle linee containers, ma non solo.
Uno dei collegamenti più importanti è quello tra la marina militare di Singapore e la Wass, ex Motofides. Proprio nei mesi scorsi la marina della repubblica asiatica – uno dei primi centri al mondo di scambi economici e commerciali, 5 milioni di abitanti ad altissima densità di milionari – ha ricevuto i primi due sottomarini di costruzione svedese tipo Vastergotland: battelli ultramoderni, ulteriormente migliorati rispetto alle specifiche adottate dalla Svezia attraverso l’inserimento di una sezione centrale di 12 metri (jumboizzazione) che contiene il nuovo sistema propulsivo indipendente dall’aria tipo Stirling (sistema AIP, ovvero Air indipendent Propulsion).
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E questi moderni sottomarini sono stati dotati di un sistema offensivo basato sui siluri “Black Shark” dell’italiana Wass, in parte già forniti dalla fabbrica di Livorno e in parte ancora da spedire. Insieme ai siluri la fabbrica fornisce anche tutto il sistema di tiro collegata alla “suite” elettroacustica dei battelli.
Il “Black Shark”, siluro pesante filoguidato da 533 mm, è oggi considerato – alla pari di alcuni modelli di siluri russi, rimasti però alla fase sperimentale – una delle armi subacquee più efficaci in assoluto. E’ stato adottato da molte marine militari, compresa quella italiana che li imbarca sui sottomarini italo tedeschi della classe U-212 (il “Todaro” e lo “Scirè”) e rappresenta la punta di diamante dell’attuale produzione dello stabilimento livornese Wass (acronimo di Whitehead sistemi subacquei).
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