Al ministero avanti adagio quasi indietro

ROMA – Può anche darsi che, come spesso succede in questo paese, valga il principio secondo cui “chi non piange non puppa”. Però adesso gli alti lamenti che arrivano dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti sembrano davvero andare oltre al piagnisteo di chi teme la perdita dei propri piccoli personali poteri (che poi tanto piccoli non sono…).
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