Le sanzioni e l’impatto sul marittimo

David Peyman

ROMA – Il gruppo Giovani Armatori ha organizzato il webinar “US and EU sanctions in response to Russia-Ukraine crisis. The impact on the maritime sector”. I relatori dell’evento sono stati David Peyman, consulente presso DLA Piper LLP (US), ex vice assistente segretario di Stato per le Controminacce Finanziarie e Sanzioni USA, e Chiara Enrica Tuo, professore ordinario di Diritto dell’Unione Europea all’Università di Genova e partner presso lo Studio Legale Carbone e D’Angelo.

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David Peyman, nel suo discorso intitolato “Navigating Russia Sanctions and Other High-Risk Jurisdictions: How to Mitigate Risk & Add Value in the Maritime Sector”, dopo una panoramica sulle recenti sanzioni contro la Russia (in particolare quelle che hanno un impatto su soggetti non statunitensi), ha illustrato l’evoluzione dal 2019 nell’atteggiamento del Governo USA rispetto all’attuazione e all’applicazione delle sanzioni spiegando come poter rispondere efficacemente alle stesse.
In particolare, ha sostenuto che molte aziende si affrettano ansiosamente a reagire a ciascuna sanzione, invece di studiare un piano strategico a lungo termine. Peyman ha descritto come le multinazionali possano stabilire partnership con il Dipartimento di Stato e l’OFAC (The Office of Foreign Assets Control) per mitigare i rischi vigenti, anticipare quelli futuri e valorizzare il proprio business. “Il governo degli Stati Uniti preferisce che siano le aziende più responsabili quelle che possono intraprendere affari anche in giurisdizioni ad alto rischio, e a tal fine ha emanato disposizioni affinché le aziende con politiche conformi possano intraprendere tali attività”. La proficuità di tale approccio di mutuo coinvolgimento – ha detto – rimane valida anche guardando al futuro (per esempio rispetto a Cina, Iran e Venezuela).

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