Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Le micro-car cinesi già in Italia

Nelle foto: L’anticipazione della Panda.

MILANO – Malgrado l’ostracismo delle reti automobilistiche occidentali, l’auto elettrica cinese sta arrivando in Italia a migliaia alla volta. La penetrazione è particolarmente significativa nelle micro-car da città, dove ormai l’offerta verte su una dozzina di modelli: ma ci sono anche le super-car da 200 mila euro in su, con le quali i grandi costruttori cinesi intendono dimostrare che anche in fatto di qualità ormai sono sullo standard più alto. Secondo alcune agenzie di ricerche specializzate, entro l’anno prossimo i marchi cinesi, tra cui il colosso BYD, ritengono di poter vendere in Europa almeno 800 mila vetture. E anche l’Italia si appresta a costruire auto cinesi con fabbriche-cacciavite già preannunciate.

Vale il discorso qualità per le micro-car? Se al momento si punta sul prezzo basso (si parte da circa 6 mila euro, con rateizzazioni anche di svariati anni) ci sono anche prodotti che si avvicinano ai livelli accettabili per un europeo. Poi ci sono i cinesi “travestiti”, come le italiane DR che ormai hanno sfondato grazie all’intraprendenza dell’imprenditore De Risio (fabbrica di montaggio a Isernia) ed altri che si apprestano. Nelle micro-car un esempio di cino/italiana è la Yo-Yo, piacevole estetica e rifiniture accettabili, ma dal costo più europeo che cinese (circa 12 mila euro). Ci sono poi auto cinesi vendute a prezzo estremamente conveniente, ma con un omissis: mancano cioè della batteria, che va acquistata a parte e costa cara. Bene informarsi.

E i costruttori italiani? Di recente la Fiat ha lanciato la 600 elettrica, costruita all’estero, ma che non sembra destinata a sfondare e serve più che altro da apripista.

Oltre alle ibride, già presenti, più interessante sembra sarà la nuova Panda elettrica, prevista per la metà di quest’anno. Qualche anticipazione di design è stata già scoperta.

Pubblicato il
6 Marzo 2024
Ultima modifica
10 Marzo 2024 - ora: 12:01

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio