Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Dall’esempio Treviso le CER green

Nella foto: Un impianto fotovoltaico galleggiante.

TREVISO – Il Comune di San Vendemiano, in collaborazione con DBA Group ed Energico, ha annunciato la costituzione della sua Comunità Energetica Rinnovabile (CER), segnando un importante traguardo nel percorso verso la transizione energetica. La CER di San Vendemiano nasce dalla sinergia tra l’amministrazione comunale e due partner d’eccellenza: DBA Group, holding specializzata nei servizi di ingegneria, architettura e soluzioni ICT per la gestione del ciclo di vita di infrastrutture mission-critical;  Energico, piattaforma tecnologica per la gestione e lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili.

La Comunità Energetica di San Vendemiano si distingue per alcuni numeri non comuni rispetto della media nazionale: 47 partecipanti, tra cui il Comune, 33 cittadini e 13 PMI; 1.019 kW di potenza che sarà installata da impianti fotovoltaici; 1,16 GWh di produzione annua stimata.

Il regolamento della CER di San Vendemiano prevede una distribuzione sostenibile dei ricavi: 55% destinato a finalità di interesse generale; 30% attribuito ai soci produttori; 15% distribuito ai soci consumatori (di cui €100 all’anno dedicato alle famiglie vulnerabili). Secondo gli ideatori, si tratta di un modello che garantisce benefici tangibili per tutti i partecipanti, dalle aziende ai cittadini, e prevede un supporto ulteriore per le famiglie più vulnerabili.

La scelta degli impianti fotovoltaici è favorita dalla disponibilità del territorio: ma anche le aree costiere possono organizzarsi in comunità CER visto il crescente sviluppo delle tecnologie sia sul fotovoltaico galleggiante, sia sull’eolico in mare. Da quello che appare nei progetti di San Vendemmiano, la partecipazione delle PMI rappresenta per loro ma anche per la cittadinanza un netto vantaggio subito monetizzabile in fatto di costi/consumi, con un’attenzione anche della pubblica amministrazione nei loro confronti.

Pubblicato il
27 Novembre 2024

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora