Finanziamenti delle opere portuali RAM auspica partner privati
Fondamentale lo sviluppo delle Autostrade del Mare che in tre anni hanno ridotto i costi sociali e ambientali di 411 milioni

Tommaso Affinita
ROMA – Tempi duri per la logistica: e lo si è visto a Istanbul alla rassegna dedicata al settore. Così sono state numerose le presenze anche italiane. Al “Logitrans Transport Logistics di Istanbul”, della scorsa settimana è stata presente, in particolare, con un suo stand nell’ambito del Padiglione “Italy – All in one” anche RAM spa, la società pubblica che opera per lo sviluppo delle Autostrade del Mare.
L’amministratore delegato di RAM Tommaso Affinita ha sottolineato l’importanza di promuovere la diffusione delle AdM come strumento di integrazione nell’area del Mediterraneo non soltanto verso i paesi della Sponda Sud ma anche verso la Turchia, considerato il peso della sua economia e l’intensità degli interscambi con l’Europa.
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“Siamo in una situazione di grande difficoltà – ha rilevato Affinita – dalla quale si può uscire non soltanto mettendo in sicurezza i conti pubblici, come il governo Monti ha fatto in via prioritaria, ma puntando anche decisamente alla crescita del Paese. In quest’ottica le infrastrutture, la logistica, il sistema dei trasporti, la portualità possono svolgere un ruolo decisivo di volano, sostenendo i meccanismi dello sviluppo e contribuendo a rimuovere alcune persistenti criticità del nostro sistema per renderlo più competitivo.
“Da personalità con un profilo particolarmente qualificato come il ministro Passera ed il vice ministro Ciaccia, ci attendiamo – ha sottolineato Affinita – una rinnovata attenzione al tema delle infrastrutture; ed in questo abbiamo il vantaggio che entrambi conoscono molto bene le problematiche del nostro settore per aver gestito fin qui iniziative importanti nella loro precedente esperienza professionale.
“Credo che prima di ogni altra cosa – ha aggiunto ancora Affinita – andrebbero finalmente sperimentate forme innovative per il finanziamento delle opere infrastrutturali: i sempre più stringenti vincoli della finanza pubblica impongono di ricercare nuove vie, valorizzando soprattutto forme coraggiose di partenariato pubblico-privato; si tratta cioè di attivare innovativi meccanismi istituzionali e finanziari attraverso i quali la mano pubblica può svolgere un’efficace cabina di regia mentre l’iniziativa privata potrà mobilitare le risorse occorrenti trovando le sue convenienze ed il ritorno degli investimenti nella gestione pluriennale delle opere infrastrutturali e dei sistemi logistici; uno dei nodi però – e mi sembra che il nuovo Governo abbia l’intenzione di aggredirlo – è quello della drastica semplificazione delle procedure amministrative per dare certezze sui tempi e sugli esiti finali agli investitori privati; senza questo passaggio essenziale, rischieremmo di scoraggiarli e di tenerli lontani da ogni intervento significativo”.
Una criticità sulla quale è urgente intervenire, secondo Affinita, è quella dell’”ultimo miglio” cioè la fluidità delle interconnessioni tra la portualità e la rete stradale e ferroviaria; occorre facilitare al massimo i flussi di traffico rimuovendo strozzature e debolezze strutturali che altrimenti continuerebbero a penalizzare fortemente il nostro sistema logistico, condizionando in particolare la diffusione delle AdM; avendo la garanzia di tempi veloci per l’accesso e l’uscita dai porti, gli amici dell’autotrasporto, per i quali il tempo è denaro, sarebbero sempre più indotti a servirsi della modalità marittima e quindi delle “Autostrade del mare” per il cui sviluppo la RAM sta da tempo lavorando con grande impegno.
Affinita ha poi ricordato che, nonostante la grave crisi economica a livello globale, il segmento delle “Autostrade del Mare” ha sostanzialmente tenuto, dimostrando che si tratta ormai di un’alternativa che si va consolidando nel sistema multimodale dei trasporti e ciò ha determinato significativi vantaggi ambientali e sociali per la collettività: un recente studio condotto da RAM ha dimostrato che, grazie anche all’ECOBONUS, nel triennio 2007-2009 l’utilizzazione delle vie del mare in alternativa ad un medesimo itinerario terrestre ha comportato minori costi ambientali e sociali per 411 milioni di Euro.
La politica di incentivi alle AdM messa in campo negli ultimi anni dal precedente Governo è risultata senz’altro efficace; in particolare l’Ecobonus, gestito dalla RAM, è stato un potente fattore di sostegno che meriterebbe dunque di essere ulteriormente finanziato dal nuovo Governo, proprio per le sue positive e rilevanti ricadute in termini economici ed ambientali.
Affinita ha infine sottolineato l’importanza del Progetto ENEA – European Network Ecobonus Assessment – che è stato presentato alla recente CALL del Programma TEN-T e che intende creare le basi per l’attivazione di un Ecobonus comunitario a sostegno delle AdM nel Mediterraneo. ENEA è un progetto di grande interesse per RAM in quanto consentirebbe di valorizzare l’eccellente know-how gestionale dell’ECOBONUS maturato in questi anni dalla Società e di proporsi quindi per una futura gestione dell’incentivo comunitario.
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In sostanza da Istanbul è arrivata la conferma che è Trieste la porta privilegiata della Turchia verso i mercati dell’Europa centrale, orientale e del Nord. Il servizio marittimo che collega l‘area di Istanbul, Cesme e Mersin al Porto di Trieste dal 1987, con una performance annuale di 213.334 camion su ferry/ro-ro del 2010 e 5.648.502 tonnellate di merce trasportata è prova tangibile di un flusso di “naturale” interscambio che si è consolidato negli anni e che oggi, piú che mai in passato, è chiave di sviluppo economico nonché opportunità unica per rendere complementari tessuti economici ad altissima sinergia potenziale.
E’ per sfruttare appieno queste potenzialità che Trieste lancia una nuova sfida su due fronti: quello della logistica ferroviaria e quello della terminalistica portuale.
Ad Istanbul nella fiera dedicata a trasporti e logistica, Logitrans, il Porto di Trieste, la Camera di Commercio e i terminalisti hanno presentato questi vantaggi alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Turchia, Gianpaolo Scarante. L’ambasciatore ha ricordato come anche quest’anno “l’economia turca, la sesta in Europa e la 16.a a livello mondiale, registrerà un + 6,7%, con un prodotto che per il 60% viene esportato. L’Italia è il quarto partner per interscambio e il Friuli Venezia Giulia la prima regione italiana”.
Trieste però vuole crescere ancora. Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio assieme all’Autorità Portuale e agli imprenditori puntano a maggiori obiettivi economici per il territorio. “Mentre il presidente del porto, Marina Monassi, è impegnato in questi giorni per ottenere i finanziamenti necessari per la realizzazione della piattaforma logistica – ha commentato Paoletti – noi abbiamo portato agli imprendtori turchi novità e importanti opportunità per incrementare i traffici verso Trieste, ormai autentica porta anche verso l’Europa del Nord”. Infatti, per quanto riguarda le ferrovie, dal prossimo mese di febbraio 2012 due treni a settimana collegheranno i porti di Trieste e Rostock, nel Nord della Germania. Il servizio, che di fatto anticipa le potenzialità del Corridoio Baltico-Adriatico, sarà operato dalla società logistica Alpe Adria (azienda controllata dall’Autorità Portuale, dalla finanziaria regionale Friulia e da Trenitalia) e sarà utilizzabile per il trasporto verso il Nord Europa di container, in particolare di frutta proveniente dal Mediterraneo.
L’intesa risulta in linea con gli orientamenti perseguiti dai rispettivi Stati e Regioni appartenenti all’area del Centro Est Europa, per lo sviluppo del Corridoio multimodale Adriatico-Baltico, in vista della sua inclusione nell’ambito delle reti TEN-T. Questa iniziativa, la prima nel suo genere, si muove in coerenza ai principi stabiliti dal Parlamento Europeo con il Regolamento nr.913/2010 del 22 settembre 2010 che fissa le regole per la realizzazione e l’organizzazione dei corridoi ferroviari internazionali per il trasporto competitivo delle merci, ponendosi l’obiettivo di predisporre un’offerta di trasporto terrestre adeguata alle esigenze del mercato e finalizzata a promuovere l’intermodalità.
Per quanto concerne le infrastrutture portuali, dedicate al traffico delle navi ro-ro, specie quelle impegnate sulla direttrice per la Turchia, l’Autorità Portuale di Trieste che in tal senso ha deciso accelerare l’iter progettuale e costruttivo di un nuovo terminal Ro-Ro/multipurpose nella zona dell’ex raffineria Aquila, in corrispondenza del canale navigabile di Zaule. Il progetto prevede la realizzazione di quattro accosti, di cui tre dedicati al traffico Ro-Ro e uno al multipurpose.
Infine il console onorario di Turchia a Trieste, Enrico Samer, ha chiesto ufficialmente all’ambasciatore Scarante di sensibilizzare il Governo italiano a convocare la Commissione mista Italia-Turchia per l’autotrasporto che si è riunita a Trieste il 21 giugno del 2007. “Nella commissione – spiega Samer – ci sono i rappresentanti dei ministeri dei Trasporti dei due Paesi e sono ormai passati quattro anni dall’ultimo incontro: ci sono vari punti da discutere e la sua convocazione dovrebbe essere quanto mai rapida”.
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