Navigazione interna e proposte dal convegno Log-Pac di Rovigo
Pacchetti logistici per le imprese e joint con i collegamenti ferroviari dai nodi fluviali
ROVIGO – E’ calato il sipario su LOG-PAC, progetto europeo il cui obiettivo primario è quello di incentivare e stimolare gli operatori privati locali ad utilizzare le infrastrutture esistenti del sistema di navigazione interna. Il convegno conclusivo, a cui hanno partecipato fra gli altri i partner di progetto ALOT in rappresentanza delle Province di Cremona e Mantova e UNII Unione Navigazione Interna Italiana, si è svolto venerdì 30 novembre nella sede dell’Interporto di Rovigo.
[hidepost]Nel corso dell’evento, reso possibile grazie alla volontà delle due Province e UNII, sono intervenute Regione Veneto, Province di Rovigo e Cremona, Comune di Rovigo e Camera di Commercio di Rovigo, Università di Ferrara (Dipartimento di Economia e Management) e alcuni operatori del settore ed esperti stranieri, i quali hanno illustrato best practice e case history relative alla navigazione interna del Nord Europa. Presenti anche stakeholder, imprese, operatori logistici, istituzioni nazionali ed enti locali per un’opportunità unica di approfondimento per migliorare il Sistema Idroviario Padano al servizio della logistica industriale del Nord, per conoscere le leggi che lo regolano e lo stato avanzamento lavori delle infrastrutture.
Obiettivo primario di LOG-PAC è creare un network tra i diversi soggetti preposti alla promozione del sistema, proponendo pacchetti logistici che favoriscano l’insediamento delle imprese nelle aree portuali ed in quelle adiacenti lungo le banchine fluviali. In Lombardia orientale è attivo un sistema di porti di navigazione dotati anche di collegamento ferroviario, tuttavia queste strutture risultano in parte poco impiegate dalle imprese. Il fine del progetto è quello di valorizzare i porti interni del sistema come vere e proprie piattaforme logistiche capaci di generare traffico. Per valutarne l’andamento e l’incidenza sulle attività complessive del sistema, si considera che il dato dei traffici fluviali nell’ultimo periodo è pari rispettivamente a circa 500 mila tonnellate per il sistema mantovano e a circa 30 mila tonnellate per quello cremonese.
È in questo contesto che i partner del progetto LOGPAC, finanziato al 50 per cento dalla DGMOVE (Directorate-General for Mobility and Transport) con un budget di circa 200 mila euro, hanno presentato durante i convegni di novembre (6 e 7 novembre, rispettivamente a Mantova e Cremona) i risultati del progetto, in particolare la strategia di comunicazione in termini di localizzazione di imprese logistiche e produttive e di agevolazione per le imprese interessate. Nel dettaglio, le attività di progetto nel 2012 hanno portato ad un’analisi di mercato del bacino portuale e ad una fase di contatto diretto con le imprese potenzialmente adatte all’utilizzo del trasporto via acqua ed all’insediamento presso le aree portuali.
È stato definito un sistema di business plan e di incentivi, al fine di accompagnare l’impresa nelle difficoltà burocratiche durante il cambio e stimolarla ad utilizzare la navigazione interna. Inoltre, sono stati realizzati e distribuiti pieghevoli illustrativi-promozionali dedicati ai sistemi portuali di Mantova e di Cremona, con i riferimenti delle migliori pratiche in atto da parte degli operatori attualmente insediati; questo con lo scopo di proporre a tutti gli stakeholder, imprese ed attori del settore, modelli che potrebbero poi essere facilmente riproducibili da altri operatori e/o aziende del tessuto industriale locale.
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