Le nuove targhe per i rimorchi fermate alla Corte dei Conti
Deve ancora essere ufficializzato il parere di congruità – Un problema che riguarda decine di migliaia di autotrasportatori – Una nota della Motorizzazione
ROMA – Continuano i pasticci nell’attuazione concreta di norme sull’autotrasporto che peraltro sono state contestate da quasi tutte le associazioni di categoria. Il più grave è quello relativo alle nuove targhe dei rimorchi, che interessa decine di migliaia di autotrasportatori.
[hidepost]La riforma del codice della strada (legge 120/10) prevede il cambio del regime amministrativo dei rimorchi con l’abolizione della targa ripetitrice del veicolo trattore e stabilendo come unico elemento identificativo una targa tutta nuova del rimorchio stesso.
L’apposito decreto attuativo, il Dpr 198/12, è entrato in vigore alla fine della settimana scorsa fissando le caratteristiche della nuova targa unica dei rimorchi: in pratica sono targhe uguali a quelle dei Tir con l’elemento identificativo differente costituito da una X che precede i numeri. I primi quantitativi delle nuove targhe sono stati già avviati alle Motorizzazioni, ma a questo punto l’inghippo: il ministero dell’Economia a tutto sabato non aveva ancora fissato il prezzo delle suddette targhe, la relativa proposta era ferma alla Corte dei Conti per la richiesta valutazione di congruità e quindi le targhe rimanevano nei cassetti della Motorizzazione, che ha dovuto fare una nota a tutte le delegazioni per avvertire del blocco.
Solo quando la Corte dei Conti autorizzerà il tutto sarà possibile procedere alla distribuzione delle targhe: con la conseguente confusione per cui in teoria gli autotrasportatori potrebbero essere sanzionati perché non hanno le nuove targhe, le quali però di fatto non sono disponibili. Come intreccio di problemi non c’è male.
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