Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Confetra contesta a Delrio

Si tratterebbe di una iniziativa “banalmente semplicistica ma anche pericolosa”

ROMA – La logistica è, come dovrebbe essere noto a tutti, un’attività imprenditoriale complessa consistente nella pianificazione e nell’organizzazione dei flussi fisici delle merci. Nella sua articolazione – scrive Confetra in una sua nota – si va dalla acquisizione delle materie prime presso i fornitori, alla gestione delle scorte, alla consegna dei prodotti finiti ai clienti finali, fino ai servizi post-vendita. Le varie fasi si svolgono oramai a livello globale.
[hidepost]La portata internazionale di questa funzione fa sì che alla ricerca di convenzioni standard che ne facilitino l’applicazione commerciale stiano lavorando organismi di rango mondiale come l’Onu.
A fronte di un siffatto scenario Confetra registra l’approccio del nostro ministero dei Trasporti che annuncia di avere insediato un gruppo di lavoro incaricato, tra l’altro, di redigere una proposta normativa per la regolazione dell’attività di logistica “quale fattispecie contrattuale tipica nella quale far confluire i servizi complementari e accessori al trasporto delle merci”.
“Questa iniziativa non è solo banalmente semplicistica – denuncia Nereo Marcucci presidente di Confetra, la Confederazione dei Trasporti e della Logistica – è anche soprattutto pericolosa se si considera che avviene senza alcuna preventiva consultazione con i diretti interessati, rappresentati da Confetra, e che parte da una visione profondamente distorta secondo cui la logistica sarebbe “complementare e accessoria” all’autotrasporto.
“L’autotrasporto continua Marcucci è un anello della logistica, importante ma pur sempre anello di una catena: non a caso in inglese la logistica viene definita “supply chain”. L’iniziativa del ministero è criticabile anche perché andrebbe ad accrescere un quadro ordinamentale che viceversa avrebbe bisogno di delegificazione e non di ulteriori irrigidimenti normativi. Il rischio è di mettere una camicia di forza tutta nazionale ad un’attività che è in continua evoluzione e che si svolge a livello mondo.
E’ dunque auspicabile conclude Marcucci che questa iniziativa, non promossa dai responsabili politici del ministero dei Trasporti, non abbia seguito.”

[/hidepost]

Pubblicato il
9 Maggio 2015

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora