LIBRI RICEVUTI – “Il silos granario nel porto di Livorno”, “Fotografia e mondo del lavoro” “Come l’industria interagisce con il paesaggio e la vita sociale”

LIBRI RICEVUTI

“Il silos granario nel porto di Livorno”

(da architettura dell’Economia”)

di Andrea Cecconi e Olimpia Vaccari

Pacini Editori

Splendida strenna, come da qualche anno, quella inviata in questi giorni dall’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Settentrionale, con gli auguri di Stefano Corsini e Massimo Provinciali. Oltre 250 pagine in grande formato, con la ricca copertina cartonata e immagini dell’intera sua storia, su quello che è rimasto il monumento di archeologia industriale più visibile nel porto mediceo di Livorno: l’ex silos granario.

Ne abbiamo scritto di recente, in relazione ai lavori che la Porto 2000 Immobiliare presieduta da Lorenzo Riposati ha già iniziato per il recupero del piano terreno, destinato a una grande sala esposizioni. Adesso il libro-strenna dell’AdSP ci porta non solo a conoscere più approfonditamente la storia del grande manufatto, nato nel 1924, ma addirittura dentro di esso, con una parte fotografica di rara efficacia. Interessante anche la parte storica del libro, con immagini da stampe e da vecchie foto, su cui hanno lavorato il direttore dell’archivio di Stato di Pisa Massimo Sanacore, Olimpia Vaccari del centro di studi Tangheroni, Giorgio Manxdalis esperto in beni culturali, Denise Ulivieri della scuola d’ingegneria dell’università pisana, gli ingegneri Andrea Cecconi e Stefania Landi, gli architetti Flaviano Maria Lo Russo e Jennifer Schaub.

“Fotografia e mondo del lavoro”

“Come l’industria interagisce

con il paesaggio e la vita sociale”

Fondazione Carlo Laviosa – Concorso 2019

Industrie Grafiche Pacini

Con la raccolta delle fotografie selezionate nell’ormai consueto concorso annuale che la Fondazione Carlo Laviosa appassionatamente vara, questo volume a cura di Serafino Fasulo con una breve e toccante introduzione di Giovanni Laviosa mostra come possa essere interpretato il paesaggio legato ai siti e alla gente del lavoro in chiave artistica e partecipativa.

Supportata dalla Laviosa Minerals, una realtà a dimensione mondiale che pochi conoscono bene a Livorno – ma che rientra tra le prime cinque aziende al mondo di settore specializzato nella bentonite – la fondazione intitolata all’ingegner Laviosa sta silenziosamente integrando le non eccessive manifestazioni culturali locali con interventi iconografici e storici pieni di valori umani. Scrive Giovanni Laviosa, figlio del compianto ingegnere e presidente della Fondazione: “Fabbriche, macchinari, persone, vita fuori e dentro i luoghi del lavoro industrial. ngolazioni diverse. Le fabbriche si trasformano perchè chi le anime cambiano. Maggiore attenzione all’ambiente, alla sicurezza del lavoro, all’uso di energia meno inquinante”. Quando penso alle fabbriche che conosco penso anche alla contrapposizione tra il lavoro che si svolge in quei luoghi ed a quello che ci ha fatto conoscere la nostra società negli ultimi quarant’anni: la finanziarizzazione prima ella produzione ma soprattutto il profitto prima di ogni cosa. È tempo per fermarsi, non è quello il modello che auguro ai miei figli. L’economia non è uno stagno dove se ci cade un sasso tutto torna come prima. Grazie cari fotografi che avete messo la vostra passione negli scatti che ci regalavo tanto della nostra società e della nostra vita.”

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