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Appello Confetra no a Governo curatore fallimentare

Alessandro Laghezza

GENOVA – È la denuncia del presidente Alessandro Laghezza, presidente di Confetra Liguria: “Aspettiamo da quasi due anni la conclusione dell’ormai famigerato dossier autostrade. Praticamente non sappiamo chi e come gestirà il patrimonio infrastrutturale che garantisce l’accessibilità del primo porto d’Italia. Ma non sappiamo neanche quale assetto concessorio e produttivo avrà lo scalo, considerate le decisive procedure in corso di svolgimento ormai da mesi presso l’AdSP ed il MIT. E meno che mai abbiamo capito cosa voglia fare il Governo della PLN e dei suoi protagonisti (non) realizzatori. Per non parlare dei tempi dei controlli e delle verifiche sulle merci, giunti ormai ad un livello tale da compromettere ogni residua competitività dei nostri hub regionali. Ora basta”.

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È questa è la denuncia di tutti gli operatori della filiera logistica aderente a Confetra. Ha aggiunto Ivano Russo, direttore generale della confederazione e presente all’incontro: “Nonostante vi siano anche luci – penso alla recente partenza di Vado, alla realizzazione del doppio binario a Voltri, alla costituzione del centro unico controlli nel retroporto di Spezia – i deficit infrastrutturali e le inefficienze ormai strutturali rischiano di trascinare fuori mercato l’intero sistema logistico regionale. Che è poi, insieme all’area logistica milanese, l’hub italiano dell’import/export. Continuiamo a tenere, a Roma, riunioni su riunioni e tavoli su tavoli, presso il MIT, il ministero della salute, tutti i livelli istituzionali ed amministrativi coinvolti nella governance della portualità e della logistica. Ma il tema proprio non riesce ad entrare centralmente nell’agenda di Governo. Settimane a discutere di “lodo prescrizione” o dell’esito politico del voto in Emilia, invece di destinare ogni energia a capire come tirar fuori il Paese dalla stagnazione del PIL e dalla recessione industriale”.

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Pubblicato il
15 Febbraio 2020

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