Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Con “Chicago Express” Livorno torna sugli USA

Nella foto: Al tavolo della conferenza stampa da sinistra Giani, Schenone e Mignogna.

LIVORNO – Uno schieramento da grandi occasioni, quello di giovedì scorso al Terminal Darsena Toscana: presenziato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che insieme a Giulio Schenone e a Marco Mignogna, ovvero i vertici dei GIP cui appartiene TDT, ha intrattenuto la stampa sul nuovo servizio celere tra il porto labronico e i principali scali atlantici del Nord USA.

Come già scrivemmo un mese fa la nave tedesca “Chicago Express” appartiene all’alleanza AL6 (cui si aggiunge la Zim come indipendente) ha una portata di 8.500 TEUs, una lunghezza di 336 metri e un pescaggio massimo di 14, ridotto nell’occasione a circa 11 metri per poter entrare nella strettoia del Marzocco.

Il servizio inaugurato dalla nave tedesca avrà una cadenza settimanale e collega Genova, Fos, Livorno, Barcellona, Valencia, Algeciras e quindi attraversa l’Atlantico per i porti di Miami, Savannah, Norfolk e New York. Secondo le previsioni, confermate nell’incontro con la stampa dall’ingegner Marco Mignogna, questa rotta porterà a Livorno circa 80 mila TEUs all’anno, facendo attestare il TDT alle soglie dei 400 mila TEUs annui. E rilancia l’intero scalo in vista dell’ipotizzata nascita della Darsena Europa, alla quale sia TDT che GIP sono ovviamente interessati.

Nella conferenza stampa si è parlato a lungo dei fondali del porto, e in particolare di quelli condizionati dallo sfociare del Canale dei Navicelli in Darsena, che scarica ad ogni piena d’Arno tonnellate e tonnellate di fanghi (e rappresenta un pericolo per i “mammelloni” subacquei che rischiano di far strisciare la carena delle navi, se non peggio). L’impegno per i dragaggi va di pari passo – è stato ricordato – con gli investimenti per un continuo miglioramento delle attrezzature di piazzale, di banchina, e per la formazione professionale. Tanto che il TDT vanta un encomiabile target di sicurezza sul lavoro. Giulio Schenone da parte sua ha ribadito l’importanza economico-geografica del porto labronico in un quadro strategico nazionale e del Mediterraneo.

[hidepost]

Il presidente della Regione Eugenio Giani – che sarà anche oggi a Livorno per la cerimonia del battesimo di tre nuovi rimorchiatori del gruppo Neri – ha sottolineato l’impegno di Firenze non solo per la Darsena Europa – “stiamo regolarmente pagando il mutuo per i 200 milioni destinati alla sua nascita” – ma anche per l’intera piattaforma logistica costiera, che comporterà collegamenti su gomma e su ferro più veloci sia con gli interporti di Guasticce e di Prato, sia la connessione diretta con la grande rete dorsale dove sono in corso di allargamento le vecchie gallerie per far passare i container di maggiori dimensioni. Per Giani, il sistema portuale costituito da Livorno e Piombino, più quello ligure cui è stato “agganciato” (non si sa bene con quale criterio n.d.r.) il porto di Marina di Carrara, sono la spina dorsale dell’economia dell’Italia Centrale e insieme la loro Porta a Mare verso l’Ovest.

Finita la conferenza stampa gli ospiti, cui si erano intanto aggiunti il sindaco Salvetti, il presidente dell’AdSP Guerrieri, il direttore di Confindustria locale Paoletti, il consigliere del CNR Marcucci, il presidente della Compagnia Portuale Raugei e i rappresentanti dei comandi militari, hanno portato i loro saluti e quindi hanno visitato il terminal a bordo di un pullman appositamente attrezzato.

[/hidepost]

Pubblicato il
15 Maggio 2021
Ultima modifica
2 Marzo 2022 - ora: 11:30

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora