Combustibili: una “Mission for Shipping”

ROMA – La “Mission for Shipping” – scrive in una sua nota Confitarma – mira a sostenere la cooperazione pubblico-privato e l’aumento della spesa in ricerca e sviluppo necessaria alle navi oceaniche per la transizione a combustibili e sistemi di propulsione a zero emissioni di carbonio, al ritmo richiesto affinché l’industria si decarbonizzi completamente, in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

La “Mission for Shipping” fornisce un riconoscimento importante e tempestivo dell’urgente e fondamentale necessità di accelerare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie a zero emissioni di carbonio sia dal settore pubblico che da quello privato, che sarà vitale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di riduzione di CO2 che sono già stati concordati per il settore marittimo globale presso l’Organizzazione marittima internazionale delle Nazioni Unite (IMO).

Il “Fondo per la ricerca marittima dell’IMO” da 5 miliardi di dollari è il veicolo ideale per questo partenariato pubblico-privato, che è sostenuto da un’ampia coalizione di governi con il pieno sostegno dell’industria marittima globale. ICS non vede l’ora di lavorare con gli stati membri di Mission Innovation nel sostenere la proposta relativa all’IMO Maritime Research Fund (IMRF) che sarà discussa nel prossimo importante Marine Environment Protection Committe (MEPC) dell’IMO (10-17 giugno).

Con il supporto dei governi di Mission Innovation, il Fondo di ricerca marittima dell’IMO può essere istituito entro il 2023, finanziato esclusivamente dai contributi di ricerca e sviluppo degli operatori navali. Ciò non avrà alcun costo finanziario per i governi, integrando e sostenendo gli sforzi verso l’obiettivo della decarbonizzazione.

Guy Platten, segretario generale di ICS, ha commentato: “Accogliamo con favore questo tempestivo riconoscimento da parte di Mission Innovation dell’urgente necessità di accelerare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie a zero emissioni di carbonio nel trasporto marittimo. Questo sarà fondamentale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di riduzione di CO2, già concordati in sede IMO, a cui si sono impegnati sia i governi che l’industria.

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