Non si è ancora spenta l’eco delle proteste che hanno accompagnato l’esibizione di una maglietta della X MAS nello spettacolo Tv “Ballando sotto le stelle” – proteste alle quali molti hanno a loro volta ricordato che la X MAS è stata un corpo della marina che ha anche partecipato alla guerra di liberazione – che si è aperta una nuova polemica sul film che si sta girando sulla medaglia d’oro alla memoria Salvatore Todaro, celebre sommergibilista e anche volontario della famigerata X MAS. Ecco una delle note web che abbiamo ricevuto, peraltro anonima:
Da quello che sappiamo, la X MAS è stata celebrata durante la seconda guerra mondiale come un corpo militare di fanatici fascisti, che hanno anche combattuto contro i partigiani. Bene hanno fatto alla TV a cacciare l’attore Montesano per la sua maglietta. Ma ora arriva un film a celebrare un altro “eroe” fascista?
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Non vorremmo entrare in una polemica che esula dalle nostre competenze di organo della logistica e della portuali: ma Salvatore Todaro, ufficiale della allora Regia Marina decorato con medaglia d’oro e altri riconoscimenti e morto in azione dopo essere entrato nella X MAS, è stato ricordato anche dagli avversari come un simbolo di soldato umano e generoso. Dopo aver affondato in due riprese due navi avversarie con il suo sommergibile, il “Cappellini”, soccorse gli equipaggi trasportandoli entrambe le volte al sicuro. Al grande ammiraglio Donitz, comandante dei sommergibili tedeschi che lo rimproverava di fare il Don Chisciotte del mare, come non facevano quelli degli U-boote, dette una risposta rimasta famosa: “Ma loro non hanno come noi duemila anni di civiltà”.
In quanto alla X MAS, è bene ricordare che dopo la sconfitta dell’Italia ce ne furono due: quella che andò con i tedeschi, al comando del principe Borghese (peraltro mai agli ordini né dei tedeschi né dei fascisti di Salò) e quella che si ricostituì per partecipare alla guerra di liberazione, al comando della medaglia d’oro dei MAS Ernesto Forza. E il cui labaro è stato onorato anche dal presidente Mattarella nella recente giornata delle Forze Armate italiane.
