OverIT e la nuova formazione

Andrea Bardini

MILANO – In previsione delle sfide future la corretta preparazione della nuova generazione di ingegneri e tecnici del FSM è un passaggio essenziale, come l’adozione di tecnologia all’avanguardia che permetta loro di esprimere tutto il proprio potenziale. Per rimanere competitivi all’interno del settore e restare al passo con la costante evoluzione che lo caratterizza, l’unica soluzione è avvalersi di sistemi di ultima generazione, come la soluzione proposta da OverIT, e le tecnologie native ad essi integrate. Ecco la nota dell’importante azienda internazionale.

Oltre a rappresentare una strategia vincente per incrementare la produttività, le nuove tecnologie di Realtà Aumentata (AR) e Intelligenza Artificiale (AI) si rivelano essenziali per il Field Service Management (FSM) per contrastare l’invecchiamento della forza lavoro. Negli ultimi anni, infatti, le aziende stanno assistendo a un grande esodo di quelle risorse che hanno un’alta anzianità lavorativa e, di conseguenza, competenze ed esperienza molto elevate. 

Oggi i tecnici in campo sono risorse sempre più rare e, come è facile comprendere, la pandemia ha creato nuove complicazioni: le sfide economiche e legate al costo della vita hanno, infatti, costretto le aziende a sostenere investimenti sempre maggiori per assumere, far crescere e trattenere la forza lavoro. Nonostante un piccolo numero di aziende stia abbandonando gli schemi tradizionali a favore di approcci più innovativi per reclutare nuovi talenti, la verità è che le organizzazioni di servizi dovranno affrontare un nuovo contesto sempre più complesso per riuscire a gestire un volume di attività maggiore contando su meno risorse. 

Quello descritto è uno scenario sconfortante solo se letto superficialmente, poiché in realtà esiste una soluzione ed è l’utilizzo di strumenti tecnologici, come l’AR per potenziare il supporto da remoto e i layer di automazione basati sull’AI. Affidandosi a questi strumenti, infatti, un tecnico con esperienza può servire un numero di clienti di gran lunga superiore a quello che sarebbe in grado di gestire se continuasse a lavorare sul campo. Il supporto da remoto non permette soltanto di incrementare la produttività e diminuire le problematiche relative alle risorse umane, ma anche di ridurre notevolmente il numero di veicoli aziendali. Questo non è certo un risultato trascurabile se si pensa al periodo nel quale viviamo, dove il controllo dei costi e l’attenzione alla sostenibilità stanno diventando la priorità per molte aziende. 

Bisogna tenere ben presente che l’assistenza da remoto non può sostituire in toto quella in presenza: infatti, mansioni che richiedono un intervento di persona esistono e non sono destinate a scomparire. È necessario, però, comprendere che la riduzione del numero di attività da eseguire in campo non deve essere interpretata come il punto di arrivo, ma come una condizione ideale che può essere perfezionata ulteriormente raggiungendo i benefici descritti e assicurando livelli maggiori di efficienza e produttività dei tecnici in campo. 

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