Forza Italia: la maxi-Darsena resti un progetto unitario
L’altolà di Tenerini: guai se diventa un puzzle di concessioni
LIVORNO. «La Darsena Europa non può diventare un puzzle di concessioni». Di più: «È nata come progetto unitario e deve restare tale». Sul futuro della maxi-Darsena che rappresenta l’espansione a mare del porto di Livorno scende in campo Forza Italia. Lo fa con Chiara Tenerini, parlamentare di centrodestra del territorio, che dà l’altolà all’ipotesi avanzata da Grimaldi, con la suddivisione degli spazi in due metà, per una delle quali la compagnia armatoriale napoletana ha avanzato una propria istanza. Quest’esigenza di unitarietà del progetto è stata rimarcata anche da Msc, l’altro gigante internazionale in lizza per essere selezionato come l’investitore privato che completerà l’infrastruttura (qui il link all’articolo della Gazzetta Marittima che riferisce delle controdeduzioni di Msc inviate all’Autorità di sistema portuale del Nord Tirreno e alla struttura commissariale della Darsena Europa).

La parlamentare forzista Chiara Tenerini interviene a un incontro con gli elettori
Forza Italia si fa sentire dopo che, proprio con la regia di Tenerini (in tandem con Elisa Amato), il partito berlusconiano ha promosso a Livorno una iniziativa riguardante l’ “economia del mare” in cui sono stati chiamati a discutere i principali esponenti della comunità portuale labronica e i forzisti hanno schierato praticamente l’intero fronte dei propri dirigenti dal livello locale fino al segretario regionale, coinvolgendo il plenipotenziario forzista su questi temi, il sottosegretario alle infrastrutture Tullio Ferrante.
La deputata Tenerini va dritta al punto: «La politica non può entrare nel merito delle scelte commerciali delle compagnie private ma – tiene a sottolineare – ha il dovere di vigilare affinché ogni decisione che riguarda un’infrastruttura pubblica come la Darsena Europa sia fondata su criteri trasparenti, visione strategica e piena tutela dell’interesse collettivo». Anche perché dal quartier generale forzista si ribadisce che il dibattito relativo alle richieste avanzate da alcuni operatori per l’assegnazione delle (future) banchine non può essere una bega circoscritta a un piccolo ambito: «La questione che va ben oltre gli equilibri interni al sistema portuale: è una partita strategica per l’economia della Toscana costiera e per il futuro industriale e occupazionale dell’intero territorio».
Sottolineando che il progetto della maxi-Darsena deve restare unitario così com’è nato, la deputata di centrodestra evidenzia che «Livorno non può permettersi soluzioni parziali o interventi disarticolati» e che è il progetto senza spezzettamenti a garantire «un’infrastruttura capace di rendere il nostro scalo più competitivo, attrattivo, efficiente».
L’esponente forzista chiede di maneggiare con cura le questioni portuali: «Il porto è una risorsa, non un campo di contesa. E come tale va trattato». Non manca anche un accenno al rebus su chi avrà in mano le chiavi dell’operazione maxi-Darsena: «Qualunque sia l’assetto gestionale che si definirà – prosegue Tenerini – sia esso ordinario o commissariale, serve un approccio lucido, equilibrato e soprattutto coerente con la visione di lungo periodo per il porto. Il tempo delle indecisioni è finito: ora servono scelte chiare».
Resta il fatto che Forza Italia – è l’impegno che Tenerini promette di voler assumere – continuerà a «sostenere con forza le grandi opere strategiche per la costa toscana, a partire proprio dal potenziamento dello scalo livornese, che deve tornare al centro delle politiche nazionali sulla portualità».