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TURISMO

Crescono le crociere (boom a Napoli): ma a Livorno no

Però aumenta il numero delle love boat in arrivo

PORTOFERRAIO (Livorno). Crescerà la “torta” del turismo formato crociera nel 2025: crescerà per l’Italia di oltre 7 punti percentuali, e per i primi quindici porti perfino di più (8%). Ma per Livorno no: è l’unico porto fra i primi cinque a mettere a segno un dato previsionale con il segno “meno” per quanto riguarda il numero dei passeggeri. Di poco, ma in arretramento: meno 1,6%, lasciando per strada più di 14mila vacanzieri rispetto a quanto accaduto nei dodici mesi dello scorso anno.

Se guardiamo al complesso dei primi 15 porti, quelli che hanno in mano il 93,7% di tutto il giro dei turisti, se ne contano solo altri due per i quali le stime mettono in preventivo un’annata a passo di gambero (a Savona la flessione dovrebbe essere di quasi tre punti e mezzo, a Ravenna addirittura di 15).

Una tabella di Risposte Turismo diffusa dall’Authority livornese: è quella che mette a confronto i 15 maggiori porti itailiani fra consuntivo 2024 e previsioni 2025 sia per numero di passeggeri sia per toccate di nav

È questo il quadro che emerge dalle analisi di Risposte Turismo, una società attiva sul fronte caldo della consulenza ad uso di organizzazioni e imprese della macro-industria turistica: la guida il presidente Francesco Di Cesare in tandem con il direttore Anthony La Salandra. Negli altri grandi poli delle love boat, invece, il “barometro” segna “bello stabile”, se non “straordinario” e oltre: unica realtà a non segnare incrementi record è Civitavecchia, il porto che è la porta di accesso a Roma praticamente in esclusiva: quanto basta per metterla al riparo da qualsiasi possibilità di perdere la posizione in testa alla classifica nazionale con più di 3,5 milioni di turisti, anche se l’incremento resta al di sotto dei tre punti percentuali.

Per Napoli si prevede una impennata del 21% e un consolidamento del secondo posto del podio, dopo il sorpasso che ha lasciato in terza posizione Genova, anch’essa però vista in crescita dell’11% come numero di passeggeri. Al quarto posto Palermo, che dovrebbe superare la soglia del milione di persone e totalizzare un incremento del 9,4%. Ma l’aumento più ragguardevole lo fa registrare Messina (quasi il 29% in più) e oramai a un passo da Livorno. Incremento a due cifre pure per La Spezia: 16,7%.

Merita attenzione però il fatto che per toccate di nave Livorno risulterebbe uno degli scali più ambiti: ecco la previsione di una conferma del terzo posto con 374 navi da crociera in arrivo, il 5,1% in più rispetto allo scorso anno. Sul podio, dunque, alle spalle ovviamente di Civitavecchia e Napoli, inarrivabili l’una con 899 navi e l’altra con 568 (ma anche stavolta più di Genova, battuta per 374 a 333). Più navi ma meno crocieristi: significa che si tratta evidentemente di navi più piccole. E a questo punto c’è da capire se più piccole perché, ad esempio, nella fascia alta del mercato o no.

 

Il traffico complessivo dei turisti delle navi da crociera nei porti italiani: l’evoluzione nel corso degli ultimi trent’anni e la stima per il 2025

È comunque da tener presente che finalmente ci si è lasciati alle spalle, Covid a parte, la fase del tracollo dopo aver festeggiato il superamento simbolico del milionesimo crocierista nel 2012, il 2 dicembre: con una coppia newyorkese a bordo della “Celebrity Silhouette” (gruppo Royal Caribbean) alla quale venne offerto  un tour con buon pranzo a Bolgheri e degustazioni chic nelle cantine dell’Ornellaia più una capatina a Pisa all’ombra della Torre Pendente. Pochi mesi più tardi, iniziò un ruzzolone che, per i contraccolpi degli intasamenti al momento dell’attracco, spinse altrove gli armatori facendo perdere al porto di Livorno in breve tempo il 40% della sua clientela nelle crociere. Ora siamo ben lontani da quota un milione ma neppure poi così tanto…

Era presente tutto questo nel menù dell’incontro in agenda a Portoferraio: l’appuntamento è negli eventi dell’ “Italian Cruise Day in Tour”, l’iniziativa itinerante che viene organizzata da Risposte Turismo e che qui si è avvalsa della collaborazione con  l’Autorità di Sistema Portuale del Nord Tirreno. Titolo dell’evento isolano: “Turismo crocieristico all’Elba. Le opportunità per una crescita qualitativa del territorio”. Appuntamento in un istituto scolastico, l’Isis Foresi, che è partner dell’istituzione portuale livornese di Palazzo Rosciano nell’ambito della formazione, e ha offerto il destro per riflettere sul futuro del turismo crocieristico anche in sede locale.

A guidare il racconto è stato Francesco di Cesare, che questi temi mette da anni sotto la lente di ingrandimento: il quadro di insieme del crocierismo ha riguardato tanto il livello internazionale quanto la scala nazionale, ma senza dimenticare un focus sui porti elbani.

Riguardo a quest’ultimo aspetto, va detto che l’Authority labronica vede il bicchiere “abbastanza mezzo pieno” se è vero che l‘analisi del caso elbano «ha restituito un quadro rassicurante», come viene detto. Nel 2024, il principale porto dell’isola, Portoferraio ha visto arrivare in banchina 23.674 passeggeri a bordo di 92 toccate di crociere che hanno fatto tappa lì. Novantadue volte ma con 29 navi da crociera, che hanno interessato 19 gruppi crocieristici, tre dei quali si sono distinti per il numero degli scali effettuati: Star Clippers (con il 13% degli scali complessivamente effettuati a Portoferraio), Windstar Cruises (12%) e Seadream Yacht Creuises (10%).

Le previsioni per il 2025 – viene sottolineato – indicano una stima di 27mila passeggeri per un totale di 85 toccate nave. Quando? Il picco è atteso per maggio e soprattutto giugno, rispettivamente con 25 e 29 toccate.

Il confronto all’Isis Foresi di Portoferraio

L’Authority ce la mette tutta per indicare aspetti positivi: in realtà, se le stime venissero confermate dalla realtà fattuale saremmo in presenza di un leggero arretramento. Resta comunque l’obiettivo di «tornare gradualmente ai dati del 2019», nell’era pre-Covid insomma: in quell’anno le navi da crociera portarono a visitare l’isolai 31.848 passeggeri. Anzi, meglio ancora: riuscire a fare come nel biennio 2015-2016, quando in due anni si contarono più di 80mila crocieristi (37.486 in un anno e 43.076 nell’altro).

Da segnalare che, analizzando invece i dati relativi all’annata 2024, cioè non previsioni ma dati di consuntivo reale, salta agli occhi «una chiara distinzione del traffico sulla base delle macro-aree selezionate»: e qui va detto che il primato spetta al centro-sud Tirreno (5,3 milioni di crocieristi in transito), poi il Nord Tirreno (con quasi 4 milioni), le isole (con 2,6 milioni) mentre l’Adriatico e lo Ionio sono arrivati a malapena a 2,2 milioni di passeggeri. Cinque volte meno che sul lato tirrenico.

Quanto all’analisi per compagnia di navigazione, la palma del leader va al gruppo Msc:  più di una nave su quattro – cioè il 26,4% delle 183 navi che nel 2025 solcheranno il Mediterraneo – appartengono alla galassia del comandante Gianluigi Aponte. In seconda posizione Costa Crociere (14,5%), a seguire Royal Cribbean (7,4%) e Norwegian (5,5%).

Nel corso degli interventi che hanno contrassegnato l’evento, bisogna ricordare come i funzionari dell’Autorità di Sistema Portuale (Stefano Bianco e Susanna Simoni) hanno messo in rilievo quanto sta facendo l’Autorità di Sistema per portare avanti la crescita dell’infrastrutturazione dell’isola, a cominciare dai lavori di messa in sicurezza dell’area portuale, ma senza trascurare «i lavori in corso per la elettrificazione delle banchine (cold ironing)». Resta il fatto che, riguardo alle crociere, l’intervento più importante è senz’altro il recupero dell’area ex Stella Marina. Con uno scopo: farne una stazione dedicata al traffico dei passeggeri.

Sempre per iniziativa di Risposte Turismo, questa è la graduatoria dei principali porti del Mediterraneo relativamente alle crociere

Nella giornata era annunciato un susseguirsi di interventi, in primis degli esponenti delle istituzioni: il riferimento è al sindaco di Portoferraio, Tiziano Nocentini, e alla vicesindaca di Rio Marina, Sara Caracci, ma anche al segretario generale della Camera di Commercio, Pierluigi Giuntoli, al comandante della Capitaneria di Porto, Mirko Orrù, alla vicepresidente di MedCruise, Laura Cimaglia e alla responsabile comunicazione di Assoporti, Tiziana Murgia. Una tavola rotonda è stata dedicata allee sfide del crocierismo elbano facendo parlare il fronte delle imprese: fra gli altri, con gli interventi di Marco Casaroli (Tesi Viaggi), Maurizio Serini (Cna Livorno), Emilio Massimo De Ferrari (Federalberghi), Giovanni Gasparini (Asamar Toscana), Franca Rosso (Assocom Elba) e Francesco Tapinassi (direttore di Toscana Promozione Turistica).

Per il commissario straordinario dell’Authority labronica, Luciano Guerrieri, le previsioni di Risposte Turismo «sono incoraggianti»: le crociere rappresentando «una risorsa importante che dobbiamo continuare a far crescere». Aggiungendo poi: «Un simile traguardo richiede una visione sistemica che sia valida per tutto il territorio e che coinvolga operatori e istituzioni».

Pubblicato il
23 Maggio 2025
di BOB CREMONESI

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