Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Nuovo CdA per Toscana Aeroporti il “sistema” è già in forte crescita

Gli obiettivi del “polo” e gli impegni finanziari del socio privato – Lusinghiera crescita dei passeggeri malgrado la crisi del turismo in nord Africa – I riflessi dei programmi portuali di Livorno e Piombino

Marco Carrai

Gina Giani

FIRENZE – Adesso il polo “Toscana Aeroporti” ha anche il suo consiglio d’amministrazione, con il presidente che era stato da tempo designato, il fiorentino Marco Carrai, e con l’amministratore delegato, Gina Giani di Pisa, anch’essa designata ma formalmente da nominare da parte del nuovo consiglio. Sono gli ultimi atti formali: il nuovo CdA è stato nominato mercoledì scorso nell’assemblea a Firenze, con un vicepresidente di peso (e di deleghe importanti) come Roberto Naldi, presidente di Corporacion America Italia che è l’azionista di maggioranza della nuova società.
[hidepost]Adesso che i giochi sono fatti, anche alcuni mal di pancia iniziali – specie in area pisana – sembrano definitivamente accantonati. Il polo aeroportuale toscano non ha solo le grandi e legittime ambizioni presentate a suo tempo: è anche una necessità, in un sistema logistico aeroportuale europeo dove sopravvive soltanto chi ha una massa critica importante (che da soli Pisa e Firenze non avrebbero raggiunto) e specie chi può contare su cospicue risorse private. Quelle che al polo toscano sono state garantite da Corporacion America Italia. L’obiettivo di superare i 10 milioni di passeggeri all’anno non è una chimera, visto che Pisa da solo quest’anno sfiora i 5 milioni. E intendiamoci: i primi sei mesi di quest’anno hanno registrato lusinghieri aumenti sia per il Galilei che per il Vespucci, malgrado la “coda” della crisi internazionale che si fa ancora sentire e malgrado – questo vale per le ultime settimane – la recrudescenza del terrorismo in Africa che ha fatto cancellare di botto i voli per la Tunisia e per l’Egitto (almeno 50 mila passeggeri cancellati). Alla lunga, conteranno in chiave positiva altre opzioni: come l’accordo siglato di recente da Alitalia con Costa Crociere che ha messo a disposizione dei croceristi italiani che devono raggiungere le navi Costa circa 100 mila posti-volo, una parte dei quali certo riguarderà anche “Toscana Aeroporti”; come il rilancio del porto di Livorno attraverso il nuovo piano regolatore e la piattaforma Europa, come lo stesso ritorno alla grande delle crociere con la Porto 2000, che ha fatto ipotizzare di recente un record 2015 superiore a 700 mila passeggeri. E nel bilancio aeroportuale toscano non potrà non contare anche il forte rilancio del porto e della zona industriale di Piombino, già diventata una calamita per importanti insediamenti internazionali Il tutto a fronte di un piano di crescita delle strutture aeroportuali sia a Firenze che a Pisa che è già in piena corsa.

[/hidepost]

Pubblicato il
18 Luglio 2015

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora