Nuovo CdA per Toscana Aeroporti il “sistema” è già in forte crescita
Gli obiettivi del “polo” e gli impegni finanziari del socio privato – Lusinghiera crescita dei passeggeri malgrado la crisi del turismo in nord Africa – I riflessi dei programmi portuali di Livorno e Piombino

Marco Carrai

Gina Giani
FIRENZE – Adesso il polo “Toscana Aeroporti” ha anche il suo consiglio d’amministrazione, con il presidente che era stato da tempo designato, il fiorentino Marco Carrai, e con l’amministratore delegato, Gina Giani di Pisa, anch’essa designata ma formalmente da nominare da parte del nuovo consiglio. Sono gli ultimi atti formali: il nuovo CdA è stato nominato mercoledì scorso nell’assemblea a Firenze, con un vicepresidente di peso (e di deleghe importanti) come Roberto Naldi, presidente di Corporacion America Italia che è l’azionista di maggioranza della nuova società.
[hidepost]Adesso che i giochi sono fatti, anche alcuni mal di pancia iniziali – specie in area pisana – sembrano definitivamente accantonati. Il polo aeroportuale toscano non ha solo le grandi e legittime ambizioni presentate a suo tempo: è anche una necessità, in un sistema logistico aeroportuale europeo dove sopravvive soltanto chi ha una massa critica importante (che da soli Pisa e Firenze non avrebbero raggiunto) e specie chi può contare su cospicue risorse private. Quelle che al polo toscano sono state garantite da Corporacion America Italia. L’obiettivo di superare i 10 milioni di passeggeri all’anno non è una chimera, visto che Pisa da solo quest’anno sfiora i 5 milioni. E intendiamoci: i primi sei mesi di quest’anno hanno registrato lusinghieri aumenti sia per il Galilei che per il Vespucci, malgrado la “coda” della crisi internazionale che si fa ancora sentire e malgrado – questo vale per le ultime settimane – la recrudescenza del terrorismo in Africa che ha fatto cancellare di botto i voli per la Tunisia e per l’Egitto (almeno 50 mila passeggeri cancellati). Alla lunga, conteranno in chiave positiva altre opzioni: come l’accordo siglato di recente da Alitalia con Costa Crociere che ha messo a disposizione dei croceristi italiani che devono raggiungere le navi Costa circa 100 mila posti-volo, una parte dei quali certo riguarderà anche “Toscana Aeroporti”; come il rilancio del porto di Livorno attraverso il nuovo piano regolatore e la piattaforma Europa, come lo stesso ritorno alla grande delle crociere con la Porto 2000, che ha fatto ipotizzare di recente un record 2015 superiore a 700 mila passeggeri. E nel bilancio aeroportuale toscano non potrà non contare anche il forte rilancio del porto e della zona industriale di Piombino, già diventata una calamita per importanti insediamenti internazionali Il tutto a fronte di un piano di crescita delle strutture aeroportuali sia a Firenze che a Pisa che è già in piena corsa.
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