Autotrasporto: costi minimi rinvio del TAR

Roberto Alberti
LIVORNO – La Spedimar ha reso noto che l’Osservatorio dell’Autotrasporto, nella riunione tenutasi lo scorso 13 giugno, ha provveduto a determinare nuove tabelle di costi e a revocare le precedenti.
La delibera è stata adottata con 6 voti favorevoli (quelli dei rappresentanti dell’autotrasporto, della Fedit e del ministero dei Trasporti), con l’astensione del ministero dell’Economia e l’assenza di Confindustria, Confetra e Assologistica.
Tra le novità introdotte, Spedimar segnala che sono state esplicitate tutte le componenti di costo (costo del trattore, costo del semirimorchio, costo del conducente, ecc.). I costi da riconoscere nei contratti tra primi vettori e sub vettori, entrambi iscritti all’Albo degli autotrasportatori, non sono più evidenziati in una tabella, ma ne viene solo richiamato il metodo per la determinazione.
[hidepost]Non sono più previsti costi per l’andata e ritorno. La tabella dei costi per i veicoli generici superiori a 26 tonnellate, presenta valori leggermente inferiori rispetto alle precedenti tabelle relativamente alle fasce di chilometraggio intermedie, da 151 a 350 km. La tabella della trazione presenta valori sensibilmente inferiori ai precedenti.
I nuovi costi minimi tuttavia non superano i rilievi sollevati dall’Autorità Antitrust che, com’è noto, è ricorrente avanti al Tar contro il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Inoltre le nuove tabelle avevano evidentemente lo scopo di superare formalmente le critiche avanzate nei vari ricorsi pendenti al Tar del Lazio che, com’è noto, avrebbe dovuto giudicare nel merito il 28 giugno u.s.
Nell’udienza svoltasi la scorsa settimana il TAR, prendendo atto delle modificazioni al sistema dei costi minimi deliberate dall’Osservatorio lo scorso 13 giugno, ha rinviato al 25 ottobre prossimo tanto la decisione sul merito quanto quella sulla sospensiva.
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