Prospettive per l’economia

Roberto Nardi

LIVORNO – E’ ormai tradizionalmente uno degli appuntamenti più attesi dai settori economici livornesi: il “Rapporto” annuale che la Camera di Commercio presenta circa a metà dell’anno sull’andamento della provincia dal punto di vista della produzione, dell’occupazione e dello sviluppo del territorio. “Rapporto” sul quale stanno per essere forniti gli ultimi ritocchi, in vista dell’appuntamento di mercoledì 16 giugno prossimo nella sede di piazza del Municipio dell’ente camerale stesso.

Sarà lo stesso presidente camerale Roberto Nardi a presentare i dati economici del rapporto, sulla base degli elaborati dell’ufficio del Centro studi e ricerche camerali. Al direttore generale del Censis Giuseppe Roma spetterà collegare i dati forniti dalla Camera al quadro macro-economico dell’economia livornese in rapporto a quella della Regione, a sette anni dall’indagine Censis che ha rappresentato un po’ il punto di riferimento per ogni indagine successiva.

Gianfranco Simoncini, riconfermato assessore alle attività produttive, al lavoro e alla formazione della Regione Toscana, parlerà dell’impegno della Regione stessa nell’attuale crisi internazionale, presentando anche le nuove politiche di sviluppo del territorio in fase di elaborazione dalla nuova giunta della Toscana. Seguirà un dibattito, con la prevista partecipazione di esponenti delle varie categorie economiche. A margine della presentazione dei dati si svolgerà l’ottava giornata dell’economia di Unioncamere, nell’ambito della Settimana Europea delle piccole e medie imprese 2010.

Ovviamente non è corretto anticipare quali saranno i punti focali del “Rapporto”: ma che l’economia della provincia livornese abbia criticità notevoli non è una novità: e tra queste criticità c’è anche il porto, che da una parte sta guadagnando lusinghiere posizioni in comparti come le crociere, sta recuperando (faticosamente) nel settore dei contenitori e ha ripreso a tirare anche in parte con i rinfusi; ma che paga e non potrebbe non pagare tutta la serie di ritardi infrastrutturali dipendenti non solo e non unicamente dalle scelte locali, ma dall’ormai cronica carenza di interventi dello Stato aspettando … Godot dell’autonomia finanziaria.

A.F.


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