In due giorni, quasi 30 mila con le crociere
Nove navi da 300 e oltre metri hanno confermato l’appetibilità dello scalo toscano – Ma nelle prospettive c’è addirittura una banchina in meno
LIVORNO – Due giorni da record per gli attracchi delle crociere nel porto labronico. A cavallo della fine di maggio, in particolare martedì scorso 31 e mercoledì 1º giugno, si sono alternate alle banchine labroniche ben nove navi da crociera per un complessivo di 21 mila turisti. Considerando anche gli equipaggi, la cifra complessiva si avvicina a 30 mila persone. E da oggi in avanti ogni martedì e mercoledì sarà caratterizzato in porto da altrettanti arrivi e partenze, in un vero e proprio crescendo rossiniano che fa ben sperare in un anno di forte ripresa almeno in questo settore.
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Ecco il dettaglio degli arrivi nei due giorni, con il numero dei passeggeri per ciascuna nave e il molo d’attracco:
Martedì 31 maggio 2011: Norwegian Epic mt. 339 con 4.200 passeggeri ormeggiata al molo Italia; Liberty of the Seas mt. 339 con 3.500 passeggeri ormeggiata all’alto fondale; Grand Holiday 225 mt. 1.600 passeggeri ormeggiata alla sponda est; Thomson Dream 248 mt. 1.500 passesseri ormeggiata alla sponda est.
Mercoledi 1º giugno: Adventure of the seas 311 mt. 3.000 passeggeri ormeggiata al molo Italia; Star Princess 290 mt. 2.800 passeggeri ormeggiata all’alto fondale; Noordan 285 mt. 2.000 passeggeri ormeggiata alla sponda est; Aida Vita 203 mt. 1.400 passeggeri ormeggiata al molo Capitaneria; Ocean Pearl 196 mt. 1.000 passeggeri ormeggiata alla banchina 75.
Dichiaratamente soddisfatto, il presidente della “Porto 2000” Roberto Piccini non sottovaluta comunque le difficoltà che esistono per rispondere alle crescenti richieste del marcato crocieristico, in particolare a quelle di attracco delle navi più grandi su banchine adeguate. Ad oggi, conferma Piccini, le disponibilità per le navi da 300 e oltre metri di lunghezza si limitano alla banchina ad alto fondale, alla sponda sud del molo Italia e – a seconda della presenza di altre unità, specie portacontenitori – in Darsena Toscana e sulla sponda Est della stessa. Queste due ultime sistemazioni sono estremamente scomode per le navi e poco gradite anche ai crocieristi, che si trovano completamente fuori dalla città e possono solo optare per le “navette” stradali per le città d’arte.
Anche la banchina 75, utilizzata nei giorni scorsi come si è visto più sopra solo per la nave più piccola, la Ocean Pearl (sotto i 200 metri) , difficilmente sarà disponibile per il futuro, in quanto sembra prevalere la necessità di specializzarla quanto prima per accogliere le barche da diporto che verranno “cacciate” dal Mediceo per i lavori del Marina del cantiere Benetti. Anche questo è un problema non semplice, di cui si parla a ogni pié sospinto e che sta in braccio alla Port Authority. La 75 è una banchina che per almeno un anno sembrava destinata alle crociere, con l’ipotesi di dragarne anche la parte più interna per accogliere navi di almeno 230/250 metri. Forse c’era addirittura il retro-pensiero di allargarsi poi progressivamente anche alla banchina di fronte, quella che serve oggi alle riparazioni navali, per ottenere un secondo accosto delle crociere e far digerire alla fine la formula del bacino in muratura da trasformare in terminal croceristico (via la barcaporta, riadattamento delle due sponde a banchine attrezzate, trasferimento del bacino galleggiante e cinque splendidi attracchi per navi da crociera anche di 300 metri, con un collegamento veloce e pittoresco con l’area della “Porta a mare” e il centro della città) ma nessuno ad oggi ha avuto il coraggio di prenderne la paternità. E come sa bene ogni studente di fisica, il vuoto prima o poi viene riempito. Ma non sempre nel modo e nei tempi migliori.
A.F.
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