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Crociere, tra ultimatum e mediazioni incerte

L’attacco di Piccini alla Port Authority e la lunga attesa di una decisione sull’Alto Fondale – La posizione di Gallanti: cercare un accordo che eviti un annoso scontro nei tribunali

LIVORNO – Piatto ricco, mi ci ficco. E come dire di no alle aspirazioni di un numero sempre crescente di porti italiani al business delle crociere?
[hidepost]L’asso calato dal porto di La Spezia, che ha “succhiato” via da Livorno una quarantina di toccate per la stagione in corso e punta a raddoppiare nel futuro, ha innescato una specie di faida a scoppio ritardato sulle banchine labroniche, alla ricerca di chi deve rimanere con il cerino acceso tra le dita.
E anche se gli stessi problemi esistono tra altri porti più o meno concorrenti – si veda tra Genova e Savona, tra Napoli e Salerno eccetera – la discesa in campo di La Spezia con la nota efficienza ha suonato l’allarme a Livorno, già da tempo minacciata anche da Marina di Carrara e per il prossimo futuro forse anche da Piombino. Insomma, in una visione allargata, la guerra per le crociere è appena cominciata e c’è da giurarci che la stagione non passerà in pace.
A loro volta gli armatori ci vanno a nozze: più porti si offrono, specialmente se con attrezzature efficienti e costi concorrenziali, più possibilità esistono per allargare il loro business. E se La Spezia sta facendo le cose in grande – specialmente nell’accoglienza al molo Garibaldi, che di per se non è certo il massimo ma che lo diventerà nel giro di un paio di stagioni – a Livorno solo adesso si cerca di parare il colpo. In che modo? Il presidente della Porto 2000 Roberto Piccini ha abbandonato per un momento il politichese ed ha detto chiaro e tondo che la società aspetta da un anno l’ordinanza-decreto che assegni alle crociere la priorità d’accosto all’Alto Fondale e la concessione delle are ed ex magazzini che dovranno creare una vera stazione crociere tra quest’ultima e la calata Orlando: un “siluro” contro l’Autorità portuale, che peraltro è titolare del 72% della stessa Porto 2000, accusata da più parti di cercare una unanimità di pareri tra realtà (Porto 2000, Cilp, agenzie delle crociere, brokers delle stesse) che si è rivelata da tempo un’Araba Fenice. Piccini ha anche risposto ad accuse più specifiche: in particolare quelle relative alla “navetta” che avrebbe indispettito i brokers, e ai “pacchetti” che la società offrirebbe tramite agenzie locali in concorrenza alle compagnie stesse. Che senso ha cercare di guadagnare altri 2 o 3 mila euro a nave – ci si è chiesti – quando la Porto 2000 ne intasca da 10 a 15 mila ad ogni toccata di nave? Piccini ha smentito, definendo le accuse “bischerate”. Sono davvero “bischerate” visto che da più parti vengono richiamate, anche con violenza? E la palla è tornata al centro, cioè all’Autorità portuale: alla quale la Porto 2000 ha di nuovo sollecitato una definitiva scelta (ordinanza) per la priorità di accosti alle crociere e per il via ai lavori del terminal crociere.
Tutto semplice? sarebbe ingiusto dire di si. Sull’Alto Fondale la concessione alla Cilp scade nel 2024: e anche se ci sarebbe da discutere se sia stato giusto dare una concessione di questa durata (e non l’ha data Gallanti) pacta sunt servanda a meno che non si dimostri che a sua volta la Cilp non li ha mantenuti. Ma se si andrà per vie legali, dai Tar ai tribunali, è chiaro che si perderanno altri anni: dunque Gallanti cerca un accordo. Che l’accordo tra Porto 2000 e Cilp sia la strada cercata da Gallanti l’ha ribadito per l’ennesima volta – e non è certo una novità – lo stesso Gallanti in una intervista di due giorni fa sul quotidiano Il Tirreno. Gallanti ha fatto una promessa: entro la prossima settimana la famosa e tanto sospirata ordinanza ci sarà, e ci sarà su una base condivisa. Probabilmente vuol dire che Piccini e la Porto 2000 dovranno ingoiare qualche rospo, sul piano economico e forse dell’utilizzo di un pò di manodopera della Cilp. Piccini l’aveva escluso, ma mai dire mai. L’importante è far presto. E per tornare alle citazioni celebri, mentre a Roma si discute Sagunto viene espugnata.
A.F.

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Pubblicato il
13 Aprile 2013

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