Regione Toscana: Gazzetti interroga sulla “super-buca”
FIRENZE – Dopo anni di stallo, è finalmente arrivato un sasso nella morta gora dove si trova la “famigerata buca” alla fine dell’asse di penetrazione in porto della cosiddetta superstrada FI-PI-LI.
[hidepost]Una situazione inconcepibile che si trascina dal 2009. Il sasso l’ha tirato il consigliere regionale Francesco Gazzetti che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta in Regione Toscana.
L’intervento del consigliere livornese Gazzetti – dice una nota – “pone l’accento su una problematica apparentemente banale, quale il ripristino di un breve tratto di intubamento dell’Antifosso che sfocia nello Scolmatore, ma che banale non è, poiché si trascina da quasi dieci anni. Un tempo assolutamente inconcepibile, soprattutto in previsione della realizzazione della futura Piattaforma Europa.
“In un sistema logistico ed infrastrutturale che si vuol ritenere al passo con i tempi” – dichiara Gabriele Martelli, referente dell’Area Urbanistica, Infrastrutture e Portualità di Confindustria Livorno Massa Carrara – “lo stallo a tempo indeterminato degli interventi “tampone”, è quanto di più negativo possa esserci. Se sono passati due lustri dal crollo che determinò l’apertura della voragine, forse lo si deve proprio all’immediata realizzazione di una soluzione “d’emergenza” che avrebbe dovuto consentire il mantenimento della circolazione per il breve periodo necessario al ripristino della viabilità, ma che è finita per divenire l’assetto purtroppo ormai “stabile” da molti anni”.
Un biglietto da visita non certo lusinghiero per la città e per il suo porto, considerando l’importanza che l’innesto diretto in porto ha anche in prospettiva dell’ampliamento delle banchine.
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